Testata: Italia Oggi Data: 24 maggio 2022 Pagina: 10 Autore: Diego Gabutti Titolo: «Periscopio 24/05/2022»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 24/05/2022, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.
Silvio Berlusconi
I filmati [apparsi sul sito del NY Times] risalgono al 4 marzo. […] Si vedono i paracadutisti russi che portano otto uomini dietro a un palazzo occupato dai russi dove avviene l’esecuzione. […] In un’immagine scattata da Vadim Girda il 4 aprile, quando i russi hanno abbandonato Bucha e scopriamo che cosa si sono lasciati alle spalle, si vede il cadavere dell’uomo con la maglia azzurra che compare anche nei filmati. Il Foglio.
Soltanto sei mesi fa, sul suo canale YouTube It's a Good Trip il videoblogger ucraino Sasha Lyapota [mostrava] Mariupol con entusiasmo: i caffè all'aperto sul lungo mare, le fontane, i parchi e i viali. Immagini che oggi sembrano archeologia, sostituite negli sguardi del mondo intero da quelle rovine post apocalittiche che si vedono nel video L’ultimo giorno di Azovsta, girato dal fotografo ufficiale del battaglione Azov Dmitro «Orest» Kosazkiy, prima di consegnarsi ai russi. Anna Zafesova, La Stampa.
Io credo che l’Europa unita deve fare una proposta di pace, cercando di far accogliere agli ucraini le domande di Putin. Silvio Berlusconi.
Insomma, quel testone di Volodymyr Zelensky si deve mettere prono, Joe Biden deve smettere di mandare armi e di infastidire il «signor Putin», Draghi non deve seguire i falchi guerrafondai. «Io dico che mandare armi significa essere cobelligeranti, essere anche noi in guerra». Perché allora i parlamentari di Forza Italia abbiano votato il decreto che autorizza il governo italiano a mandare armamenti è il solito mistero buffo del mondo berlusconiano. Amedeo La Mattina, Linkiesta.
La presa di posizione di Berlusconi (tardivamente corretta sabato) ha lasciato esterrefatti molti esponenti storici di Forza Italia. […] Lasciamo perdere la vecchia amicizia e i racconti stravaganti sul lettone regalato da Putin, ma l’impressione è che il nuovo zar sia in credito di qualcosa, altrimenti non si spiegherebbe tanto malcelato putinismo da parte di alcuni leader italiani. Anche nei momenti più tragici, il creditore è così premuroso da non lasciarti mai solo. Aldo Grasso, Corsera.
[In Italia] chi non crede nella democrazia liberale sta con Putin mentre chi la vuole difendere […] gli si oppone con fermezza. Ecco perché bisogna prendere sul serio il leader del Cremlino quando afferma, nel discorso del 21 febbraio, che intende riconsegnare alla Russia il proprio legittimo posto in Europa, andando dunque ben oltre Donbass e Crimea. Nella sfera di influenza che Putin ha l’ambizione di costruire ci sono […] anche quei movimenti, partiti e leader sovranisti-populisti euroamericani che intende legare a sé per «portare scompiglio in Occidente», proprio come previsto dalla teoria della guerra ibrida del generale Valery Gerasimov. A cui la campagna italiana sta andando assai meglio del conflitto ucraino. Maurizio Molinari, la Repubblica.
Un «vaffa» a Conte e ai Cinque Stelle: la Craxi al posto del filorusso. Titolo del Giornale.
Quello che mi piace di Putin è il suo proporre un moderno alternativo alla globalizzazione imperante, tentando anche di imporre schemi differenti agli attuali modelli di uniformità culturale. Che strano e bello un leader che parla di valori di orgoglio nazionale, di sentimenti. Stefania Craxi, 2016 (dal Fatto quotidiano).
L’illusione di Giuseppe Conte, di Matteo Salvini e a giorni alterni pure del Cav. sta nel credere (facendoci credere) che il mondo tornerà come prima dell’invasione russa; che non appena sarà conclusa la guerra, o perlomeno verrà stipulata una tregua, con zio Vladimir finirà a tarallucci e vino. Ugo Magri, HuffPost.
Dentro Joe Biden, il figlio Hunter, la vicepresidente Kamala Harris, il capo della Cia William Burns e Mark Zuckerberg di Facebook, fuori Donald Trump. Il ministero degli Esteri russo ha pubblicato oggi l'elenco contenente i nomi di 963 personalità americane a cui è vietato l'ingresso nel territorio della Federazione russa in risposta alle «azioni ostili» di Washington: ci sono politici, giornalisti, l’attore Morgan Freeman e anche dei morti, come l'ex candidato repubblicano alle presidenziali John McCain, scomparso nel 2018. HuffPost.
Cosa vuol dire la frase assolutamente incosciente di Massimo Fini quando sostiene che i tedeschi proteggevano gli italiani mentre gli americani li invadevano? Dal momento che io c’ero, ragazzo ma ben consapevole, dal momento che ho visto, dal momento che posso testimoniarlo, dal momento che ricordo i luoghi e le modalità delle esecuzioni, delle fucilazioni, delle case di torture, delle persecuzioni e di tutto quello che è avvenuto al popolo italiano e agli ebrei italiani, questa vergogna non era più tollerabile. Perciò ho fatto sapere a Travaglio che non avrei più mandato altri articoli, che la mia partecipazione al quotidiano che avevo contribuito a fondare nel 2009 si chiudeva lì. Furio Colombo (Paolo Flores d’Arcais, MicroMega).
Sul Fatto c'è posto per tutti. «Scrivere accanto» a [chi] la pensa diversamente non è «complicità»: è pluralismo. Marco Travaglio, il Fatto quotidiano.
«Travaglio è un cattivo giornalista e mi ha rovinato la vita». Firmato Alessandro Orsini. Possibile? Possibilissimo. Basta tornare indietro di qualche anno. Quando ancora non faceva l'ospite tivù a pagamento o lo showman in teatro, Orsini paragonò proprio sul Giornale i No-Tav (coccolati da Travaglio e Beppe Grillo) alle Brigate rosse. [Seguì l’anatema di Travaglio]. Paolo Bracalini, il Giornale.
Più la guerra si allunga e più la pace si allontana. Maurizio Belpietro de la Palisse, Panorama.
Chissà se si può definire craxiana per travaso d’amore Lia Quartapelle, ragazza prodigio del Pd milanese diventata moglie di Claudio Martelli. Gianni Barbacetto, il Fatto quotidiano.
Il silenzio è d'oro. Soprattutto quando non si ha niente da dire. Roberto Gervaso.