Maria Cuffaro
Gentile Deborah: non seguo costantemente il TG3 notte condotto dalla giornalista Maria Cuffaro, ma per la seconda volta ho dovuto constatare quanto odio trasudasse nei confronti dello stato ebraico dai due servizi. Tempo fà, il primo da Gaza, parlava di un gruppo di pescatori che per sbarcare il lunario erano stati costretti ad associarsi per costruire una barca più grande,; difficoltà enorme, sia per reperire il motore, sia per i costi. Tutta colpa di Israele, e non una parola sulla fine che fanno i miliardi di dollari che finiscono nelle casse di Hamas. Invece nella Puntata del 07/05/2022 - Tg3 Mondo, nell'ultimo servizio dall'estero, la Cuffaro si è collegata con l'inviata Maria Gianniti da Israele. Immediatamente il pensiero è andato agli ultimi attentati terroristici, mentre nò, il servizio riguardava lo spostamento di alcune famiglie beduine del Negev, presentate come vittime palestinesi della Corte Suprema israeliana che avrebbe accolto la richiesta di esproprio del territorio da parte delle Autorità Militari; senza fornire nessun dettaglio sui motivi della sentenza. Tutto il servizio era concentrato sulla disperazione di un allevatore palestinese o beduino sul futuro dei suoi 14 figli. Per gli ascoltatori, l'ennesimo furto di terre palestinesi. Saluti...
Angelo
Gentile Angelo, Rai 3, ex Telekabul, è famosa per i suoi programmi "fantasiosi" su Israele e Maria Cuffaro abbraccia perfettamente la regola del -tuttoècolpadellostatoebraico-. Riguardo ai beduini quello che raccontano è naturalmente la solita grande bugia. Alcune organizzazioni arabe e di estrema sinistra cercano di coinvolgere quella popolazione, in genere pacifica e fedele a Israele, nelle proteste. Ogni paese civile ha delle aeree in cui è vietato costruire e queste ong convincono i beduini ad andare ad erigere le loro tende proprio in quelle aree provocando così la reazione delle autorità che devono mandarli via. Quindi reazioni e contro reazioni a non finire. Devo inoltre informarla, perchè pochi lo sanno, che i beduini che risultando nullatenenti in quanto pastori autonomi e avendo più mogli e moltissimi figli ricevono dalla Bituah Leumi (Inps israeliana) circa 1200 shekel a testa. Vi sono famiglie che da sole costituiscono una tribù, alcune con una quarantina di figli minori, faccia quindi il conto. Non hanno problemi di povertà, e moltissimi fanno il servizio militare, sarebbero e per lo più sono, bravi cittadini se non fosse per quelli che cercano di coinvolgerli nelle loro proteste per indebolire lo stato. Israele li tiene in gran conto, continua a costruire per loro città e villaggi nel Neghev e anche in Galilea e speriamo che i problemi si risolvano presto e senza altre inutili proteste. Un cordiale shalom