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Informazione Corretta Rassegna Stampa
10.05.2022 Intervista? No, comizio
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 10 maggio 2022
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Intervista? No, comizio»
Intervista? No, comizio
Commento di Deborah Fait


Gli impegni del Presidente Draghi dal 2 al 4 maggio | www.governo.it
Mario Draghi

8 maggio 2022, conduce Giuseppe Brindisi.

Giuseppe Brindisi era molto soddisfatto nell'ascoltare i partecipanti al suo programma dell'8 maggio, il tema era sempre il delirio di Lavrov su Hitler e gli ebrei. L'unico tra i suoi ospiti che, molto educatamente, cercava di spiegargli gli errori di quella che continuano a chiamare "intervista", mi riferisco ad Alan Friedman, è stato molto meno educatamente interrotto per dare spazio a quelli che elogiavano il presentatore. "Non abbiamo nulla da rimproverarci" è diventato il leit motiv del conduttore, di Mediaset e di molti dei suoi ammiratori. A mio parere le cose da rimproverarsi sono tante e non sono sciocchezze. Come giustamente ha dichiarato un incazzatissimo Draghi, presidente del Consiglio italiano, non un passante qualsiasi, quella di Lavrov non è stata un intervista ma un vero e proprio comizio e per di più osceno. Ma dove ha sbagliato Brindisi? Innanzitutto non doveva mandare quel delirio come scoop giornalistico, doveva farlo in modo molto più responsabile perché le cose dette dal ministro degli esteri russo erano molto serie, pericolose e vergognose. Il pubblico doveva essere preparato, si doveva ascoltare prima di mandare in onda, invitare personaggi storicamente preparati, qualche esponente della comunità ebraica e avvisare gli ascoltatori che le dichiarazioni del ministro del governo russo/sovietico dovevano essere ascoltate col beneficio d'inventario trattandosi di vere e proprie menzogne dettate dalla propaganda.


Sergey Lavrov

Finito il comizio doveva esserci immediatamente un dibattito sulle oscenità uscite dalla bocca di Lavrov. Hitler non era ebreo, non lo erano suo nonno, sua nonna, sua mamma. Lo ha scritto in modo molto chiaro uno dei più grandi biografi di Hitler, Joachim Fest e prima di lui Alan Bullock. Quindi l'argomento è chiuso, esattamente come l'aver detto che "I saggi ebrei dicono che gli ebrei sono i più grandi antisemiti". Indecente averlo detto e indecente averlo mandato in onda senza contradditorio. Mandare un simile indegno comizio in onda senza nessuna preparazione è stato dare in pasto agli ascoltatori delle menzogne indecenti che saranno trasformate in antisemitismo. Chi guarda la TV non è sempre un cittadino preparato, vi sono quelli, forse la maggioranza, che non vedono l'ora di aver una scusa in più per odiare gli ebrei. Altro che "Non abbiamo niente da rimproverarci", avete tutto da rimproveravi e da chiedere scusa per una porcheria vera e propria di cui noi ebrei pagheremo il fio per molto tempo ancora e posso assicurare che non ne sentivamo il bisogno.

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"


takinut3@gmail.com

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