Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 08/05/2022, a pag. 9, con il titolo "Stoltenberg: 'Gli alleati non accetteranno mai di dare la Crimea ai russi' ", l'intervista di Cristoph B. Schliz.
Jens Stoltenberg
Da oltre due mesi infuria una guerra in Ucraina, nel cuore dell’Europa. Cosa prevede che possa accadere nelle prossime settimane? «Dobbiamo aspettarci ulteriori offensive russe, ancora più brutalità, più sofferenza e una maggiore distruzione di infrastrutture strategiche e di zone residenziali. Finora l’offensiva della Russia nel Donbass non sta decollando perché le truppe ucraine oppongono una strenua resistenza».
Molte persone hanno paura che l’aggressione russa possa portare alla terza guerra mondiale. Lo pensa anche lei? «Si tratta di minimizzare il più possibile il rischio. Dobbiamo sempre prendere sul serio la minaccia di una guerra globale».
Ma tutto ciò adesso non aiuta l’Ucraina. «Dobbiamo fare tutto il possibile perché la guerra in Ucraina non si allarghi ad altri paesi. È per questo motivo che non inviamo truppe Nato in Ucraina. Sosteniamo il Paese in modo massiccio, ma la Nato volutamente non è parte belligerante».
Mosca minaccia di ricorrere all’uso di armi nucleari. Secondo lei è un’intenzione seria oppure si tratta solo di un bluff affinché l’Occidente smetta di sostenere l’Ucraina? «Noi ovviamente avvertiamo la minacciosa retorica nucleare della leadership russa, ma tutto ciò è irresponsabile e spietato. Una guerra nucleare non può esserevinta da nessuno e non dovrebbe mai essere scatenata, questo vale anche per la Russia. Dal 24 febbraio, la Nato non ha osservato alcuncambiamento nella strategia nucleare russa».
Tuttavia ci sono timori che la Russia possa compiere un attacco a sorpresa limitato con armi nucleari tattiche per distruggere ad esempio un villaggio o un grande impianto industriale? «È nostro compito minimizzare questo rischio. E il nostro messaggio è univoco: l’uso di armi nucleari significherebbe che ci sarebbero solo sconfitti, ovunque».
Dal punto di vista dei paesi Nato come si può mettere fine a questa guerra? «L’Ucraina deve vincere questa guerra perché sta difendendo il proprio paese. L’annessione illegale della Crimea non sarà mai accettata dai membri della Nato. Sosterremo l’Ucraina fino a quando il presidente Putin porterà avanti questa guerra. Saranno però il governo e il popoloucraino a decidere in maniera sovrana su una possibile soluzione di pace».
La prevista adesione alla Nato di Svezia e Finlandia cambierà la sicurezza in Europa? «La decisione a favore rafforzerebbe la Nato e migliorerebbe la sicurezza in Europa».
Perché? «Entrambi i paesi sono Stati democratici che dispongono di forze armate potenti e modernissime. Già oggi soddisfanno quasi tutti gli standard dell’alleanza atlantica e potrebbero facilmenteintegrarvisi».
Quale è il segnale che una tale adesione manderebbe a Putin? «Il segnale è: la porta della Nato continua a essere aperta. Putin è sceso in guerra perché voleva meno Nato ai suoi confini, ma ha ottenuto l’esatto contrario: avrà più Nato aiconfini, più presenza dell’alleanza sul fianco orientale e forse addirittura due nuovi membri Nato. Ha chiaramente mancato i suoi obiettivi».