IC7 - Il commento di Astrit Sukni
Dal 18 al 24 aprile 2022
25 aprile
Domani è il 25 Aprile, il giorno della liberazione dal nazifascismo. Il giorno in cui i partigiani riuscirono a sconfiggere il nazifascismo con l’aiuto degli alleati come USA e Inghilterra. Noi, amici di Israele, andremo a partecipare al corteo del 25 aprile sotto lo striscione della Brigata Ebraica. E questa volta sotto lo striscione della Brigata Ebraica sfilerà con noi anche la bandiera dell’Ucraina insieme a quella di Israele. Il popolo ucraino combatte per un ideale chiaro e preciso: la libertà. Un popolo che vuole essere libero di decidere di essere democraticamente indipendente e libero di aderire e fare parte dell’Unione Europea e della NATO. Un paese che ha scelto di non essere un vassallo della Russia come la Bielorussia di Lukašėnko. Un paese che nel 2014 è sceso in piazza per ottenere diritti e per scegliere di stare con l’Europa, con l’Occidente.
Da quel giorno Putin ha deciso che l’Ucraina dovrà pagare un caro prezzo per avere scelto da quale parte della storia vogliono stare. Putin ha deciso di “denazificare” l’Ucraina dai nazisti invadendo il paese. Un nazista come Putin che decide di denazificare un altro paese. Putin inoltre crede di potere avere la resa dell’Ucraina nel giro di 5 giorni ma ha sottovalutato la tenacia e la resistenza del popolo ucraino. E’ compito di noi occidentali nutrire e armare la resistenza del popolo ucraino con armi indispensabili per la difesa. Mettere a disposizione tutta la tecnologia di cui l’Occidente dispone per respingere il macellaio del Cremlino dietro i confini dell’Ucraina.
Ecco perché sfilare con la bandiera ucraina durante il corteo del 25 aprile è giusto e doveroso per mantenere viva la resistenza del popolo ucraino. Non dobbiamo farci intimidire da filoputiniani che invocano la resa dell’Ucraina e la cessione di parte del suo territorio. Putin non ha nessuna intenzione di fermarsi e anzi minaccia di "liberare" anche la Transnistria, che appartiene alla Moldova, nonostante la Transnistria goda di uno statuto autonomo. Ma in questo modo Putintoglierebbe ogni accesso al mare all’Ucraina. Onore, infine, al battaglione Azov che resiste eroicamente in difesa di Mariupol. Mariupol simbolo della resistenza del popolo ucraino ma anche del mondo libero e democratico che ogni giorno lotta e combatte contro le insidie delle dittature di qualsiasi stampo esse siano.
Buon 25 Aprile a tutti e gloria all’Ucraina!
Astrit Sukni - IC redazione