Testata: La Repubblica Data: 20 aprile 2022 Pagina: 4 Autore: Daniele Raineri Titolo: «Bombardamenti a tappeto su Azovstal. Le avanguardie cecene negli hangar»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 20/04/2022 a pag.4 con il titolo "Bombardamenti a tappeto su Azovstal. Le avanguardie cecene negli hangar" la cronaca di Daniele Raineri.
Daniele Raineri
Ieri per la terza volta il ministero della Difesa russo ha offerto la resa in cambio della vita ai combattenti ucraini assediati nell’immensa area industriale dell’acciaieria Azovstal, a Mariupol. La procedura proposta è questa: a mezzogiorno interruzione dei combattimenti, all’una apertura delle comunicazioni tra le due parti, assedianti e assediati, all’una e trenta inizio ufficiale del cessate il fuoco, a quel punto i russi alzano una bandiera rossa e gli ucraini alzano una bandiera bianca, per capire a vicenda che la proposta è accettata e in vigore. Tra le due e le quattro i combattenti ucraini devono uscire e consegnarsi. Per la terza volta, nessun ucraino ha accettato. La ragione è che «nessuno crede a questi bastardi », come ha detto in un appello video pubblicato la sera di lunedì dal comandante degli assediati di Azov, Denis Prokopenko, diretto “ai leader del mondo”. «Hanno bombardato reparti maternità e asili, adesso offrono protezione, nessuno crede loro ». E ancora: «Chiedo ai leader del mondo di creare un corridoio verde per evacuare i civili, i soldati feriti e quelli morti per una degna sepoltura ». Ieri anche il suo vice ha battuto sullo stesso concetto in un’intervista a Radio Svoboda: «Combatteremo e spareremo fino all’ultima cartuccia che ci è rimasta, ma chiediamo alla patria di salvare civili e soldati feriti e di portare via i morti». Il ministero della Difesa russo ha annunciato un quarto tentativo di cessate il fuoco per oggi di nuovo a mezzogiorno e ha anche dichiarato che centoventi civili che si erano rifugiati nelle acciaierie Azovstal si sono consegnati ai russi. Al di fuori di queste proposte i combattimenti sono brutali. Diversi testimoni riferiscono di esplosioni udibili a decine di chilometri di distanza come mai successo prima e il consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak ha dichiarato che i russi starebbero usando bombe del tipo bunker buster. Sono ordigni disegnati per penetrare attraverso le coperture in cemento armato di un bunker e poi esplodere uccidendo tutti gli occupanti. Gli americani le usarono contro i rifugi di al Qaida in Afghanistan. Si tratta di bombe non convenzionali che si usano soltanto contro obiettivi speciali e si vede che i russi adesso considerano i piani sotterranei dell’acciaieria Azovstal come una priorità assoluta – come se l’ordine ricevuto fosse di liquidare la faccenda il prima possibile. Questa fretta ha anche, forse soprattutto, un significato politico, perché dal punto di vista militare non ci sono motivi così forti. Alcuni video mostrano intanto un’avanguardia di soldati ceceni che sarebbe entrata nei primi padiglioni dell’acciaieria., ancora in superficie. Dall’altro lato gli assediati di Mariupol sembrano avere una scorta di munizioni e armi prodigiosa, a giudicare dal ritmo sostenuto del loro fuoco contro il misto di soldati russi, ceceni e separatisti che li accerchia. Ieri un video dell’attivista inglese Patrick Lancaster (che fa il tifo per i separatisti dal 2014) girato vicino alla prima linea mostrava che i combattimenti sono anc ora fermi fuori dai tunnel in cemento armato dell’acciaieria, come del resto mostrano anche gli stessi video pubblicati dal reggimento Azov. I tunnel costruiti in epoca sovietica per permettere alla forza lavoro dell’acciaieria di sopravvivere a un attacco nucleare sono lunghi ventiquattro km e scendono per cinque piani. Fuori, nel video, uno dei soldati attorno all’acciaieria usa una parola araba forse perché è un musulmano per descrivere gli assediati: sono degli shaytan. Sono dei Satana.
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