Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 11/04/2022, a pag. 2, i numeri di Priscilla Ruggiero dal titolo "Caos in Israele".
La Knesset
Dopo una lite sul pane lievitato durante la Pasqua ebraica, il governo del premier israeliano, Naftali Bennett, ha perso la maggioranza parlamentare piombando in una crisi politica che potrebbe riportare Israele alle urne per la quinta volta in quasi tre anni. Mercoledì scorso Idit Silman, presidente della coalizione e parlamentare del partito di destra Yamina, a seguito di uno scontro con il ministro della Salute è passata con il Likud dell'ex premier Benjamin Netanyahu, che ora organizza manifestazioni chiedendo il ritorno al voto. Una crisi che arriva proprio mentre Israele sta affrontando la peggior ondata terroristica per intensità e letalità dalla Seconda Intifada. Numeri di Priscilla Ruggiero.
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60 Il numero di seggi con cui è rimasta la coalizione del primo ministro, gli stessi dell'opposizione: a Bennett bastava perdere un parlamentare per veder cadere la sua maggioranza alla Knesset. Ora, possiede solo 5 dei 120 seggi al Parlamento israeliano.
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Benjamin Netanyahu
7 Le defezioni di cui ha bisogno Netanyahu per poter avere la maggioranza alla Knesset: non sarà facile per il Likud formare una maggioranza alternativa a quella di Bennett.
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8-5 Il giorno in cui si riunirà nuovamente la Knesset per riprendere i lavori legislativi. Per formare una sua coalizione senza nuove elezioni, Netanyahu avrebbe bisogno del sostegno di almeno 61 legislatori, che a oggi non ha.
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10 I mesi che ha resistito il governo Bennett, composto da destra religiosa, destra nazionalista, centro, sinistra e musulmani conservatori. Una convivenza difficile che ora mette la coalizione a rischio urne e defezioni. Il primo ministro israeliano è in carica da giugno 2021.
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14 Il numero di persone uccise in poco più di due settimane. Si tratta di cinque episodi che non hanno legami l'uno con l'altro. L'ultimo è stato giovedì: l'aggressore è entrato in un pub di Tel Aviv e ha iniziato a sparare, uccidendo tre persone e ferendone molte altre prima di fuggire e essere ucciso. Il gruppo militante di Hamas che governa la Striscia di Gaza ha elogiato l'attacco ma non ha rivendicato la responsabilità.
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