Attentato nel cuore di Tel Aviv
Commento di Deborah Fait
Mentre scrivo e' in atto la caccia serrata al terrorista che un paio di ore fa ha aperto il fuoco contro chi stava tranquillamente seduto al bar della strada più famosa e frequentata di Tel Aviv, rehov Dizengoff. È arrivato, ha sparato a raffica ed è scappato. I feriti sono 15, al momento le vittime sono due ragazzi, altri sono in coma ancora in sala operatoria e tutti preghiamo che sopravvivano. I nostri soldati e la polizia, stanno controllando di casa in casa, mitra puntati, appartamento dopo appartamento, sicuri che il terrorista sia ancora in zona. Nel frattempo a Ramallah e a Gaza stanno già festeggiando, fanno gimkane con le macchine suonando i clacson, la gente è in strada a ballare di gioia, a distribuire dolci. È povero il popolo i cui eroi sono dei vigliacchi mentecatti che sparano contro dei giovani che, tranquilli e contenti per il fine settimana, bevono birra seduti in uno dei tanti bar di Tel Aviv.
La notte passerà con i medici che negli ospedali tenteranno di salvare la vita ai feriti gravi e con le forze di Zahal e della polizia occupati a cacciare la belva che ha fatto questo. La polizia ha raccomandato a tutti di chiudersi in casa e non affacciarsi alle finestre e ai balconi. Sarà una lunga notte di dolore e di paura, molte famiglie piombate nella più nera disperazione. Questa è la vita in Israele eppure non perdiamo la gioia di vivere che ci colloca tra i dieci paesi più felici al mondo, questa è la grande forza del popolo di Israele, per questo nessuno riuscirà a distruggerci. Per i nostri nemici invece l'unica gioia e gli unici valori sono ammazzare gli ebrei. Si, lo ribadisco, povero e triste quel popolo che trasforma in eroi dei vigliacchi assassini.
Ultim'ora: dopo una notte di ricerche il terrorista è stato preso.