Summit del Negev tra Israele e Paesi sunniti: Iran pericolo comune
Alcune cronache di agenzia
Medio Oriente: in corso la seconda giornata del vertice nel Negev
NOVA0207 3 EST 1 NOV Medio Oriente: in corso la seconda giornata del vertice nel Negev Gerusalemme, 28 mar - (Nova) - Si conclude oggi il vertice sul Medio Oriente organizzato da Israele a Sde Boker, nel Negev, con l'obiettivo di dare vita a un'architettura di sicurezza regionale. Al summit che ha preso il via ieri sera partecipano i capi della diplomazia di Israele, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Bahrain e Marocco, rispettivamente Yair Lapid, Sameh Shoukry, Abdullah bin Zayed Al Nahyan, Abdullatif bin Rashid Al Zayani, e Nasser Bourita. Negli incontri iniziali sono emerse idee per una cooperazione di difesa contro l'Iran, evidenzia oggi il quotidiano israeliano "Haaretz", secondo cui l'obiettivo e' creare deterrenza contro le minacce sia aeree che navali. Fonti vicine alle discussioni hanno previsto che il vertice si concludera' con degli accordi, aggiunge il quotidiano. Secondo quanto riferito su Twitter dal giornalista israeliano Barak Ravid i ministri degli Esteri dei suddetti Paesi annunceranno oggi che il summit odierno si trasformera' in un forum consultivo annuale per discutere di temi regionali.
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Medio Oriente: ministro Esteri Israele, summit Negev diventera' forum permanente
NOVA0229 3 EST 1 NOV Medio Oriente: ministro Esteri Israele, summit Negev diventera' forum permanente Gerusalemme, 28 mar - (Nova) - Abbiamo deciso di trasformare il summit del Negev in un forum permanente e stiamo aprendo una porta anche ai palestinesi. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid, durante la conferenza stampa conclusiva del vertice sul Medio Oriente in corso a Sed Boker, nel Negev, in Israele. "Continueremo il nostro percorso di pace. Stiamo facendo la storia. Questa nuova architettura intimidisce i nostri nemici, prima di tutti l'Iran", ha detto il capo della diplomazia israeliana, sottolineando che "e' il primo di una serie di meeting, ma non l'ultimo". Commentando l'attacco terroristico avvenuto ieri sera ad Hadera, a nord di Tel Aviv, Lapid ha ricordato che "la Jihad Islamica e Hamas hanno detto che e' stato in risposta al summit". "Non gli consentiremo di avere successo e di dettare la nostra agenda", ha concluso.
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I protagonisti del summit
Medio Oriente: ministro Esteri Marocco, ripristino relazioni con Israele e' stata decisione "naturale"
NOVA0289 3 EST 1 NOV Medio Oriente: ministro Esteri Marocco, ripristino relazioni con Israele e' stata decisione "naturale" Gerusalemme, 28 mar - (Nova) - Il ripristino delle relazioni tra Marocco e Israele non e' stata una mossa opportunistica, ma piuttosto una decisione naturale basata su una rapporto di lunga data tra i due Paesi e le due popolazioni. Lo ha affermato il ministro degli Esteri del Marocco, Nasser Bourita, durante la conferenza stampa conclusiva del vertice sul Medio Oriente in corso a Sde Boker, nel Negev, in Israele. "Vorrei condannare l'attentato di ieri e porgere la nostre condoglianze alle vittime", ha proseguito Bourita, ringraziando anche gli Stati Uniti "per la presenza e l'interessamento costante" dimostrato in questi anni. "A partire dalla firma dell'accordo trilaterale nel dicembre del 2020 (con Israele e Usa) abbiamo firmato molti accordi ma anche favorito la connessione tra le popolazione e le comunita'", ha affermato Bourita, secondo il quale sara' presto organizzata una visita bilaterale "formale" in grado di favorire la presenza diplomatica del Marocco in Israele. "Siamo qui oggi perche' veramente e profondamente crediamo nella pace. Crediamo in una pace in grado di creare valore", ha ribadito il ministro marocchino, ricordando la lunga tradizione del Regno nordafricano per quanto riguarda la convivenza tra diverse confessioni religiose. "Se il modello ha funzionato in Marocco per secoli puo' essere trasportato anche qui nella regione. Siamo qui anche per mostrare che la soluzione del conflitto israelo-palestinese e' possibile", ha ricordato il ministro. "Crediamo che si sia uno spirito proprio di questo vertice e spero che potremmo presto rivederci in un altro deserto ma con lo stesso spirito", ha concluso.
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Medio Oriente: ministro Esteri egiziano, summit Negev costruttivo, discusse sfide attuali
NOVA0309 3 EST 1 NOV Medio Oriente: ministro Esteri egiziano, summit Negev costruttivo, discusse sfide attuali Gerusalemme, 28 mar - (Nova) - Le discussioni avvenute al summit sul Medio Oriente nel Negev sono state "costruttive e approfondite" e hanno affrontato le principali sfide regionali e globali. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, nella conferenza stampa conclusiva del vertice organizzato Sde Boker, in Israele, al fianco degli omologhi israeliano, bahreinita, emiratino, marocchino e statunitense. "Abbiamo celebrato la pace tra Egitto e Israele e vediamo passi costruttivi nella normalizzazione delle relazioni con Israele", ha affermato Shoukry, aggiungendo che questi colloqui "ci hanno permesso di discutere il processo di pace tra palestinesi e israeliani e l'istituzione di uno Stato sui confini del 1967, mantenendo la sicurezza di Israele". Il responsabile della diplomazia del Cairo ha dichiarato che l'Egitto nel corso degli anni ha aiutato palestinesi e israeliani a porre fine al conflitto, ad aprirsi a una maggiore cooperazione nella regione e a integrare i popoli. "In ogni occasione condanniamo la violenza e il terrorismo e dobbiamo affrontare l'estremismo religioso", ha affermato Shoukry, aggiungendo che l'incontro ha discusso anche dell'interferenza straniera nella regione.
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MO: LAPID, 'SUMMIT NEGEV DIVENTA FORUM PERMANENTE, IRAN COMUNE NEMICO' = Tel Aviv, 28 mar.
(Adnkronos) - Le nostre capacità condivise e l'architettura regionale di sicurezza in discussione "intimidiscono e sono un deterrente verso i nostri comuni nemici, prima di tutto l'Iran e i suoi accoliti. Sicuramente hanno da temere". A dirlo oggi è il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid, nella conferenza stampa al termine dello storico forum nel Negev che ha riunito da ieri in Israele i ministri degli Esteri Stati Uniti, Egitto, Bahrein, Emirati Arabi Uniti e Marocco. Un format che ora verrà regolarmente ripetuto. "Questo è il primo incontro di questo tipo, ma non sarà l'ultimo. "La notte scorsa abbiamo deciso che il forum del Negev sarà permanente.", ha annunciato Lapid. Il capo della diplomazia israeliana si è anche rivolto ai palestinesi, invitandoli ad abbandonare il terrorismo. Un appello che giunge dopo l'attentato terroristico di ieri ad Hadera, vicino Tel Aviv, dove sono rimasti uccisi due poliziotti. Pochi giorni prima, in un altro attacco sono stati uccisi quattro civili a Beersheba. "Ieri sera, per la seconda volta in una settimana, terroristi hanno colpito nel cuore d'Israele", ha detto Lapid, condannando l'attacco che cerca di "provocare divisoni e impedire la pace". Noi vogliamo perseguire la strada della pace, ha detto Lapid, sottolineando che l'attacco è stato condannato da tutti i partecipanti al summit.
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Iran: Lapid,alleanza con Paesi arabi messaggio forte a Teheran = (AGI/AFP) - Sde Boker, 28 mar.
L'alleanza tra Israele, Usa e alcuni Paesi arabi e' un messaggio forte alla volta dell'Iran. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid, nel corso del Summit del Negev con gli omologi di Usa, Egitto, Bahrein, Marocco ed Emirati: "Stiamo scrivendo la storia qui, costruendo una nuova architettura basata su progresso, tecnologia, tolleranza religiosa, sicurezza e intelligence... Questo intimidisce, scoraggia i nostri nemici comuni, primo e soprattutto l'Iran".
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MO: BLINKEN, 'FORUM NEGEV NUOVA ALBA' = ma Accordi Abramo non sostituiscono sforzi per progressi su questione palestinese Tel Aviv, 28 mar.
(Adnkronos) - Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha salutato una "nuova alba" al termine del summit del Negev che lo ha visto riunito con i colleghi di Israele, Egitto, Bahrein, Emirati Arabi uniti e Marocco. "Cose che sembravano impossibili sono diventati possibili", ha aggiunto, sottolineando come lo storico appuntamento sia frutto degli accordi di Abramo, un processo che gli Stati Uniti intendono continuare a sostenere. Blinken ha tuttavia sottolineato che gli accordi di Abramo non possano sostituire la necessità di fare progressi verso una pace con i palestinesi. E ha promesso di lavorare perché palestinesi e israeliani possano godere di "pari misure" di prosperità, dignità e sicurezza.