Non si tralasci di menzionare i canali di La7, dove il gioco è più sottile, dove si insinuano dubbi (e si fanno parallelismi con “l’occupazione israeliana, legale-ma-sempre-occupazione”) autorevoli personaggi (autorevoli in altri ambiti) e discutibilissime opinioni poco informate e non sostenibili in un dibattito serio; ma che proprio per l’autorevolezza dei personaggi coinvolti possono influenzare le menti più semplici. cordialmente
Luigi Iacono
Gentile Luigi, a seguire tutti i canali c'è da mettersi le mani nei capelli, Israele è come il prezzemolo, c'è sempre qualcuno che lo mette in mezzo a qualsiasi discussione politica. I giornalisti devono preservare il loro stipendio e capita che, se non lo fanno, se non obbediscono al padrone, possano anche perdere il posto. Non li giustifico perché l'etica dovrebbe essere più importante della pagnotta ma non sempre e non per tutti è così. Vi sono poi quelli che non riescono a nascondere il loro astio contro Israele e vanno combattuti con ogni mezzo lecito, vanno contestati sempre e nel modo più veloce possibile perché si sa che quando una menzogna viene ripetuta senza essere smascherata immediatamente può essere scambiata per verità. Un cordiale shalom