domenica 20 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






Il Messaggero Rassegna Stampa
08.01.2003 Le accuse -false- di Eric Salerno
Barghouti: un povero benefattore secondo il Messaggero

Testata: Il Messaggero
Data: 08 gennaio 2003
Pagina: 12
Autore: Eric Salerno
Titolo: «Lo scandalo Sharon avvelena le elezioni»
Alla fine di un articolo pieno solo di accuse a Sharon, nelle ultime righe Eric Salerno scrive:
A Gaza tre palestinesi sono stati uccisi nel corso di scontri con le truppe israeliane entrate in un campo profughi per compiere uno dei loro rastrellamenti quotidiani.
Rastrellamenti di che natura? Il giornalista evita accuratamente di dire che queste tre vittime palestinesi erano tre terroristi (due delle Brigate Al-Aqsa e uno dello Jihad islamica). E, elemento ancor più importante: le truppe israeliane erano bersagliate da mitra e da razzi: ecco in cosa consisteva questo "corso di scontri"!
Si è saputo anche che Marwan Barghuti, il leader di Fatah

Quindi uno dei più pericolosi terroristi ma il giornalista evita accuratamente di ricordarlo ai lettori
accusato di aver ispirato una lunga serie di attacchi compiuti dalle brigate al-Aksa è stato trasferito nel carcere di Beer Sheva nel Negev dove non potrà ricevere le visite dei suoi difensori. "La sua vita è adesso in pericolo" ha sostenuto l’avvocato Shqeirat.
"Ogni giorno è sottoposto a maltrattamenti, ed è esposto alla minaccia dei detenuti criminali israeliani". Secondo Shqeirat, "le autorità israeliane sperano che, confinandolo, la sua forza di resistenza si spezzi. Questa, almeno, è la loro illusione".

Il giornalista dà credito solo alle parole dell’avvocato di un terrorista mentre la giustizia israeliana non ha voce in capitolo.
Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione del Messaggero. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.

prioritaria@ilmessaggero.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT