Zelensky commuove l'America Cronaca di Alberto Simoni
Testata: La Stampa Data: 17 marzo 2022 Pagina: 10 Autore: Alberto Simoni Titolo: «Zelensky commuove gli Usa. Biden: 'Putin è un criminale'»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 17/03/2022, a pag.10 con il titolo "Zelensky commuove gli Usa. Biden: 'Putin è un criminale' " la cronaca di Alberto Simoni.
Joe Biden
Sul maxischermo nella sala che al Congresso ospita senatori e deputati americani, qualche minuto dopo le 9 compare la sagoma di Volodimyr Zelensky. Indossa la maglietta color verde-militare diventata il simbolo della resistenza ucraina dinanzi all'aggressione russa e ha la barba lunga. In seconda fila, seduta dietro Nancy Pelosi, c'è l'ambasciatrice ucraina a Washington, Oksana Markharova. Sono per lei i primi applausi. Poi cala il silenzio. Come il 26 dicembre del 1941 toccò a Winston Churchill saggiare la tempra degli Agli ucraini andranno sistemi anticarro per la difesa aerea e droni americani, il 16 marzo del 2022 è Zelensky a ricordare agli Stati Uniti il loro ruolo nel mondo. La battaglia che Kiev conduce è quella della difesa dei valori, perla libertà e la democrazia. L'Ucraina è la prima linea, ma «gli attacchi brutali della Russia sono contro i valori di tutti noi». Il presidente nel bunker di Kiev fa un discorso di guerra, non indica negoziati, vie per la pace e tocca le corde dell'identità americana: i volti dei presidenti iconici americani scolpiti sul Monte Rushmore, i fondamenti della democrazia americana, adatta "il sogno" di Martin Luther King alla chiusura dei cieli, ricorda Pearl Harbor e l'11 settembre, il dramma che ha unito il Paese. «Abbiamo bisogno di voi, subito», dice con voce ferma. Sa che c'è un pubblico oltre il Congresso e Zelensky si rivolge agli americani quando dice che la morte arriva dal cielo, con le bombe e che l'Ucraina «vive da 20 giorni un 11 settembre». Poi parla direttamente a Biden esprimendosi in inglese negli ultimi minuti di un intervento tanto breve, 15 minuti, quanto incisivo: «Presidente, lei è il leader del mondo libero, questo significa essere il leader della pace». Mano sul cuore, standing ovation e occhi lucidi di diversi deputati. Non è solo quello che Zelensky chiede a smuovere Capitol Hill, è il come: con una precisione chirurgica ficca nella mente di tutti quel che sta succedendo. Il video che introduce lui stesso è una metafora della discesa agli inferi, i sorrisi dei bimbi in braccio ai papà si tramutano poi in corpi mutilati, smarrimento e devastazione. Il video si chiude con un perentorio: «Chiudete i cieli». «I russi hanno lanciato mille missili sulle nostre città, che senso ha la vita se non posso fermare la morte di oltre cento bambini», dice Zelensky che dice di «non aver mai pensato nemmeno per un secondo di arrendersi». La richiesta di reagire ne è la conseguenza naturale, perché è in questi giorni che «si decide il nostro destino». La diplomazia vaga in cerca di soluzione, i russi avanzano le condizioni in 15 punti, Jake Sullivan consigliere per la Sicurezza nazionale Usa per la prima volta riesce a parlare con Nikolay Patrushev, omologo russo e gli ricorda che se Mosca fosse seria sui negoziati «smetterebbe di attaccare le città ucraine». Quindi il monito sulle «gravi conseguenze» in caso di utilizzo di armi chimiche o nucleari. Servono nuovi strumenti, dice il presidente ucraino per fronteggiare Putin. «Non volete fare le no fly zone?», chiede retoricamente. «Bene esploriamo vie alternative: sapete quanto siano cruciali gli aerei per difenderci, li avete già, ma sono fermi a terra». E poi chiede di potenziare la difesa anti-aerea, sanzioni per tutti i politici russi e un invito alle aziende americane a lasciare subito la Russia, sbaraccare per «non lasciare che nemmeno un penny finanzi la guerra di Putin». Infine, lancia anche una proposta inedita, un'associazione di Paesi "U24" pronti ad agire in poche ore per contrastare le minacce militari. Biden ha definito l'intervento di Zelensky «appassionato e convincente», e ha commentato la brutalità dell'azione russa definendo Putin un «criminale di guerra». La linea dell'intervento Usa si sposta allora un po' più avanti senza sfiorare le no fly zone. Prima che Biden parli, dal vertice dei ministri della Difesa Nato a Bruxelles giunge la netta opposizione alla no-fly zone. E anche l'idea polacca di una «missione di pace della Nato protetta da forze armate» per garantire l'arrivo degli aiuti umanitari in Ucraina non è percorribile. Ma esiste una zona grigia che l'America non ha finora esplorato. La replica di Biden a Zelensky è precisa ed è un passo in avanti nel sostegno militare agli ucraini. Il presidente Usa con al fianco i vertici della Difesa e il segretario di Stato Blinken, firma l'autorizzazione all'impiego di 800 milioni di dollari per la sicurezza, in totale sono 2 miliardi in un anno. Agli ucraini andranno 9mila sistemi anti mezzi corazzati, armi di medio calibro e munizioni, lanciagranate, 2mila Javelin, 800 Stinger. Ma soprattutto 100 droni con compiti di ricognizione degli obiettivi e sistemi avanzati per la difesa aerea sul modello degli S-300 che consentiranno a Kiev di contendere ancora i cieli ai russi. «L'America sta con le forze della libertà» chiude il presidente. E le arma un po' di più.
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