Per i nuovi pacifisti gli aggrediti debbono mettersi il cuore in pace Commento di Diego Gabutti
Testata: Italia Oggi Data: 17 marzo 2022 Pagina: 2 Autore: Diego Gabutti Titolo: «Per i nuovi pacifisti gli aggrediti debbono mettersi il cuore in pace»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 17/03/2022, a pag.2 con il titolo "Per i nuovi pacifisti gli aggrediti debbono mettersi il cuore in pace", il commento di Diego Gabutti.
Diego Gabutti
Questo è vero pacifismo
C'è una ragione se un tempo i «compagni di strada» dell'Unione sovietica, della Cina maoista, dei vietcong, dei descamisados e dei barbudos erano detti anche «utili idioti». Semplicemente non c'era altro modo di definirli. Negavano sistematicamente l'evidenza, firmavano assurdi manifesti pubblicati da giornali pagati da chissà chi, agitavano bandiere da curva sud e straparlavano di materie che gli erano del tutto ignote, dal diritto internazionale alla filosofia morale. «Utili idioti» era pertanto il solo modo onesto di definirli, salvo che «utili» era forse dir troppo. Come l'Urss della guerra fredda, anche la Russia dei gasdotti, del polonio 2010 e degli oligarchi pub contare su qualche compagno di strada. Anche qui «utili» è magari dir troppo, ma che si tratti d'idioti, odi «collabò» che si fingono tali, è indubbio. Costoro, come ai vecchi tempi, quando Berla filava, sono di nuovo al lavoro. Storici, gazzettieri fasciocomunisti, filosofi e filosofe, strateghi da osteria, demagoghi presi a ceffoni sulla frontiera polacca, populisti senz'arte né parte che non saranno mai più rieletti (ma tentar non nuoce) impazzano nei talk show e sui giornali superstiti. Qualcuno si proclama «pacifista», come in giovinezza, quando Saddam, armato e appoggiato dall'Urss al crepuscolo, invadeva il Kuwait, deciso a papparsene i pozzi di petrolio. Anche oggi, come allora, la guerra va «assolutamente» fermata, tanto più che ormai è stata vinta ai punti dall'aggressore, e rien ne va plus. Gli aggrediti devono mettersi il cuore in pace e rinunciare a ogni resistenza: cosa fatta capo ha (come dice Lu Tzu nell'Arte della guerra, e se non lo dice, be', dovrebbe dirlo). Tacciano i cannoni: gli ucraini accettino il loro destino e l'Europa si guardi bene dall'armarli. Sotto stupro, l'Ucraina non reagisca all'affronto ma chiuda gli occhi e lasci fare. Non obblighi gli stupratori a perdere tempo stordendola a calci e pugni: volere o volare, l'inevitabile accadrà comunque. Ogni epoca ha i suoi Maramaldi (e i Maramaldi che si merita). Questi risultano invariabilmente divisi in due specie. Prima specie: l'utile idiota che corre in soccorso del più forte sperando d'arruffianarsi il vincitore in vista (non si sa mai) di futuri vantaggi. Seconda specie: l'utile idiota che per ragioni ideologiche oppure venali (cioè in cambio di soldi, per dirla come sta) si presta a diffondere fake news. Mentre il primo Maramaldo, nel caso presente, strepita che la colpa non è dell'aggressore ma dell'aggredito, il secondo Maramaldo spiega di quali colpe precisamente si tratta: gli ucraini preferiscono il libero mercato all'economia degli oligarchi, la Nato ai blindati russi e la democrazia alla «demokratura» (l'idiota, volendo rendersi utile, assicura che non c'è differenza). Per queste colpe Dio fulmina l'Ucraina.