Vittorio Feltri: 'Zelensky deve andarsene fuori dai piedi'
Commento di Deborah Fait
A destra: Volodymyr Zelensky
Adesso rincarerò la dose così mi guadagnerò definitivamente l'appellativo di guerrafondaia da tastiera perché parlerò (male) di Vittorio Feltri che da grande vecchio liberale è diventato un pacifinto qualunque. Feltri mi piaceva perché, col suo solito modo burbero, ha detto sempre ciò che pensava fregandosene delle reazioni dei benpensanti spesso scandalizzati dalle sue espressioni poco ortodosse. Tutto mi aspettavo da lui meno che si adattasse al pensiero unico che chiede, paciosamente e vilmente, la resa dell'Ucraina, un'assurdità che nasconde una crudeltà tremenda perché chi vuole la resa, in definitiva, si aspetta che i russi si sentano liberi di massacrare la gente. Su Rete 4, a Stasera Italia, Feltri ha definito Zelensky "un comico e un assassino" replicando cinicamente che morire per dignità o per cancro è esattamente la stessa cosa e , ha continuato, "se Zelensky se ne andasse fuori dai piedi la questione ucraina sarebbe già risolta". Dimostrando di essere fuori dalla realtà, Feltri ha anche ribadito che Putin avrebbe travolto l'esercito "del comicissimo presidente ucraino". Errore, caro Feltri, in realtà i russi hanno subito una bella batosta, hanno trovato una resistenza formidabile che dopo 20 giorni di combattimenti ha provocato notevoli perdite al nemico impedendogli di entrare, almeno per il momento, nella capitale, Kiev.
Vittorio Feltri
"L'esercito ex sovietico, mille volte più forte e aggressivo dei soldati improvvisati e male equipaggiati, avrebbe travolto gli ucraini". Niente da fare, Feltri, altra analisi sbagliatissima, la Russia non sta vincendo e il popolo ucraino è tutto con il suo presidente. Fortunatamente esistono ancora l'amore per la propria terra e il coraggio di arrivare a morire per essa. Molti lo trovano stupido senza rendersi conto che ogni nazione è nata dopo una lotta per la libertà e, purtroppo, dopo tanti morti. A chi mi ha scritto che la pace si fa con la pace ho risposto che la pace si ottiene con la lotta, i fiori nei cannoni vanno bene nelle canzoni non nella realtà dei fatti. Se Israele, all'inizio della sua storia moderna, si fosse arreso durante le guerre di aggressione dei paesi arabi, mille volte più numerosi e meglio armati, sarebbe stato distrutto già nel 1947. Non si è arreso perchè voleva vivere, ha lottato strenuamente e con coraggio, continua a lottare e ad esistere più bello e forte che mai. Feltri mi ha delusa, ero sicura che si sarebbe ribellato alla miseria del pensiero unico che vuole la resa di un intero popolo, ero certa che, dato il suo carattere sempre fuori dagli schemi, avrebbe difeso il coraggio e la ricerca della libertà di un popolo. Costringerlo alla resa significherebbe uccidere la sua anima, il suo onore e la sua dignità, valori che Zelensky e il popolo ucraino dimostrano mille volte di avere. Per chi, sui social, accusa l'Ucraina di nazismo mi permetto di copiare quanto scrive l'amico Daniele Coppin, "In Russia i gruppi neo nazisti sono almeno tredici: Battaglione Sparta, Unità Nazionale Russsa, Esercito Ortodosso Russo, Battaglione Svarozich, Alba Ortodossa, Legione di Santo Stefano, Distaccamento Jovan Sevic, Unione della Gioventù Eurasiatica, Movimento Imperiale Russo, Unione Slava, Battaglione Rusich, Battaglione Ratibor, Interbrigate. Intanto i missili Grad continuano a cadere sui civili ucraini, oggi è stato bombardato il teatro di Mariupol dove più di 1000 persone avevano trovato rifugio, ancora non si conosce il numero delle vittime, si sa però che le truppe russe hanno catturato 500 ostaggi ricoverati nell'ospedale della città martire. Adesso, concludendo, a chi continua a blaterare di set cinematografico ( perché anche questo è stato detto senza nessuna vergogna), di fake news, di propaganda ucraina consiglierei un bel libro di Massimo Parente, il titolo è "Scemocrazia"…buona lettura.
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"