Buongiorno, dal dopoguerra in poi, fino ad arrivare agli ultimi vent'anni, mi pare di capire che la politica americana ha preso cantonate tali che, anche senza scomodare la guerra in Corea e in vietnam e Afghanistan, hanno contribuito all'indebolimento dell'Europa al punto che, oggi, non abbiamo alcuna voce in capitolo per quanto riguarda le decisioni più importanti in politica estera e poco possiamo anche a livello interno. Le primavere arabe, le sanzioni decise dagli Usa cui ci siamo adeguati, la politica energetica ecc....ci hanno ridotto a traino. L'Italia poi, con i politici che si sono susseguiti, dagli anni sessanta in poi, è stata merce di scambio con il terrorismo( lodo Moro ecc.) e succube della politica estera. D'altra parte già era stata etichettata " il ventre molle dell'Europa ( Churchill) e più elegantemente " la putain d' Europe) ( De Gaulle ). Non credo le cose cambieranno dal momento che viviamo in un mondo globalizzato, ma senza voler essere un " laudator temporis acti " mi piacerebbe che , ogni tanto, con un sussulto di orgoglio ci si ricordasse di altri tempi. Cordialmente
Maria Fiorangela Brunetti.
Gentile Maria Fiorangela, Gli Stati Uniti hanno commesso tanti errori e con Obama, cui fu consegnato il premio Nobel non appena si sedette nello studio ovale, hanno raggiunto l'apoteosi scatenando le "primavere arabe" con milioni di morti. Mi pare però esagerato attribuire agli USA la colpa del sonno e dell'inettitudine europea. La UE non sa cosa sia la politica, per anni si è occupata di mozzarelle "made in Germany" di un bel colore bluette e della circonferenza delle vongole che ha mandato in tilt i poveri pescatori italiani. Adesso abbiamo la guerra nel cuore d'Europa ma il lungo sonno continua e chi cerca di trattare con i contendenti sono paesi extra europei: Israele, Turchia, persino la Cina. L'Italia con il governo che si ritrova e un ministro degli esteri che, con una diplomazia degna di un elefante in un negozio di cristallerie, purtroppo in diretta TV, dà dell'animale a Putin, è meglio stia buona e tranquilla e soprattutto in silenzio. L'orgoglio lo abbiamo perso dall'epoca dell'Impero Romano. Un cordiale shalom