IC7 - Il commento di Astrit Sukni
Dal 7 al 12 marzo 2022
Il finto pacifismo
Zelensky visto da Dry Bones
Non inviate armi all’Ucraina. Non fornite aerei all’Ucraina. Chiedete a Zelensky di arrendersi per il bene del popolo. Né con Putin né con la Nato. Queste sono solo alcune delle frasi che si leggono sui social o si sentono in TV da gente che ama la pace, vale a dire da coloro che non stanno “né con Putin né con la NATO”. Quelli che sono andati a manifestare per la pace a piazza San Giovanni a Roma. C’erano le bandiere della pace, della CGIL e della Palestina ma non quelle dell’Ucraina invasa da Putin. Giustamente le bandiere della Palestina (a Betlemme, i palestinesi, hanno manifestato a favore di Putin. ) perché Putin ha detto che bisogna denazificare l’Ucraina. Forse perché alla guida dell’Ucraina c’è un presidente ebreo, Zelensky.
Tutti noi vorremmo la pace e vorremmo vivere in un mondo fatto di pace e prosperità. Non sempre è possibile tutto questo, perché sovente i dittatori minacciano la democrazia e la libertà del vicino. Putin vuole ricostruire la Grande Russia come ai tempi dell’URSS, vuole reprimere le democrazie intorno a sé perché i dittatori hanno paura della democrazia, ma di democrazia e globalizzazione si nutrono per sopravvivere, proprio come fanno le teocrazie e le autocrazie del mondo arabo: odiano l’Occidente e la democrazia, ma non possono farne a meno di lei. Così anche Putin si nutre di democrazia per poter esercitare il suo potere. Lo fa anche la Cina. Come abbiamo fatto noi italiani a sconfiggere il nazifascismo? Come hanno fatto i partigiani a combattere contro i tedeschi? Sono stati con le mani in tasca ad osservare come i tedeschi invadevano l’Italia? No, hanno combattuto con le armi e sono stati aiutati dagli inglesi e dagli americani. È grazie all’aiuto degli americani e degli inglesi se oggi siamo un paese democratico, civilizzato e industrializzato. Grazie all’aiuto militare che ci hanno fornito abbiamo potuto sconfiggere il nazifascismo. La PACE non scende dal cielo, non te la regala nessuno. La pace si paga cara e per ottenere la pace occorre combattere con le armi.
Profughi ucraini
Il popolo ucraino sta dimostrando una grande forza di volontà. Vogliono essere parte del mondo libero, non vogliono essere una succursale di Mosca. Loro vogliono vivere liberi, si sentono Europa, si sentono parte dell’Unione Europea. L’altra sera ho visto su Netflix il docufilm “Winter on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom”. É un diario della rivolta che racconta lo spirito del popolo ucraino che lotta per i propri diritti. 2013-2014, i cittadini ucraini scendono in piazza per protestare contro il presidente filo russo Viktor Yanukovich, che non mantiene la promessa di trovare un accordo economico con l’UE. Saranno 94 giorni di protesta che dimostrano lo spirito, la forza e la tenacia del popolo ucraino che lotta per i suoi diritti, lotta per la democrazia. Noi occidentali abbiamo dimenticato cosa significa lottare per difendere la democrazia e i diritti. L’equidistanza dei pacifinti ne è la dimostrazione e quando non ti schieri con chi lotta per i propri diritti e la democrazia significa che ti stai schierando con la parte sbagliata, con Putin.
Astrit Sukni - IC redazione