Gentile Deborah, Quando il vostro Governo incontra i capi di stato soprattutto europei, dovrebbe rivolgergli questa domanda: se va bene che Israele stia dalla parte del mondo occidentale, siete disposti a stare dalla parte di Israele SENZA SE E SENZA MA ? Non per niente il viaggio di Bennett in Europa dopo l'incontro con Putin, gia' comincia ad essere strumentalizzato ( la solita' ambiguita' degli ebrei !). Fin qui niente di nuovo, l'antisemitismo non perde mai l' occasione di incolpare Israele di qualcosa. Preparatevi percio' alla prossima ondata di proteste e violenze (gia' cominciate mi sembra) quando il vostro Paese sara' costretto a difendersi con le armi. Non ci saranno le scene di disperazione che vediamo ora in TV per l'Ucraina quando donne e bambini israeliani perderanno la vita sotto i missili dei terroristi, in quanto sappiamo bene che le loro vite (assieme ad altri popoli mediorientali del resto) non valgono sicuramente quella di un "ariano" europeo. Auguri
Sandro S.
Gentile Sandro, qui da noi i disordini non mancano mai, accoltellamenti, molotov, aggressioni poi, se i nostri soldati sparano per difendersi dall'ennesimo terrorista, allora arrivano i mugugni, le condanne, i "adesso nessuno parla più della Palestina". In Israele siamo consapevoli che in caso di guerra saremmo soli. Lo siamo sempre stati. Durante l'ultimo attacco di Hamas, nel maggio scorso, i missili sono arrivati oltre Tel Aviv. Sono caduti anche vicino alla mia città ed è stata davvero una cosa spaventosa. Eppure nessuno ha detto una sola parola, l'ONU ha condannato Israele quando ha reagito, per i nostri morti o i nostri bambini terrorizzati e costretti per giorni nei rifugi nessuna comprensione. Questo è il destino di Israele e non è vittimismo ma realtà. Un cordiale shalom