L'Ucraina brucia e le democrazie tacciono
Commento di Deborah Fait
Putin è riuscito ad avere un avanzamento di carriera, da dittatore assoluto della Russia è diventato un criminale di guerra, uno che sta distruggendo un paese sovrano mettendolo a ferro e fuoco, uno che ha fatto più di 2000 vittime civili tra gli ucraini e non si sa quanti giovani russi e ucraini siano morti sparandosi addosso gli uni contro gli altri. Putin ha scatenato una guerra fratricida e senza senso. Le città ucraine devastate sono già città martiri, città fantasma dove si aggirano solo uomini armati pronti a far fuoco contro qualsiasi cosa si muova. Giovani russi scrivono alle loro mamme, dicono di aver paura, di dover uccidere i civili. Giovani ucraini, ragazze e ragazzi, hanno dato vita a una resistenza coraggiosa per difendere il proprio paese. Poi ci sono anche le solite bande di criminali che saccheggiano e commettono esecuzioni sommarie, sono per lo più ceceni chiamati da Putin per far fuori Zelensky, ma non mancano le bande di criminali comuni che per vendicare il proprio paese ammazzano ogni russo che capiti loro a tiro.
L'aviazione russa ha bombardato il Memoriale di Babyn Yar nel tentativo di colpire il palazzo della Kiyv TV. È stato come voler ammazzare ancora una volta i 34.000 morti ebrei uccisi dai nazisti nel giro di 24 ore di sangue e ferocia bestiale. C'è chi paragona Putin a Hitler ma non sono d'accordo. Hitler è irraggiungibile, è la rappresentazione di Satana, Putin è figlio del KGB, per lui l'unico dialogo è la forza, l'eliminazione dei nemici col caffè al polonio nella miglior tradizione stalinista. Ha attaccato l'Ucraina accusandola di nazismo, il bue che dà del cornuto all'asino visto che la Russia è tradizionalmente la terra dei pogrom e la Siberia è stata la gelida casa di ogni ebreo che si dichiarasse sionista. Chiedetelo a Natan Sharansky che dopo anni di manicomio criminale è stato mandato prigioniero in quei campi di neve e ghiaccio, la sua colpa: essere ebreo, sionista e voler emigrare in Israele. Israele sta accogliendo tutti gli ebrei che vogliono fare alyah, moltissimi sono già arrivati, cento bambini ebrei orfani sono anch'essi già in Israele che, come sempre, primo fra tutti, ha mandato in Ucraina tonnellate di vettovaglie, medici e paramedici, tende da campo e medicinali. Naturalmente c'era da aspettarsi che qualcuno tirasse in ballo Israele lamentandosi che nessuno più ne parla male. Infatti l'Indipendente titola "Mentre il mondo guarda all'Ucraina, Israele intensifica le violenze sui palestinesi" e accusa l'Occidente di aver perso la memoria e essersi dimenticato della "Palestina". È proprio vero, la lingua batte dove il dente duole e chi ha scritto l'articolo deve provare una gran rabbia perchè a causa della guerra in Ucraina il mondo , da ben 10 giorni, si è dimenticato di demonizzare Israele. Questa terribile guerra sta creando anche le solite stupide tifoserie e episodi di razzismo antirusso.
Niente di più idiota, per prima cosa Putin non è il suo popolo, che tiene sottomesso come ogni dittatore paranoico, in secondo luogo la maggior parte dei russi si sta ribellando contro questa guerra, ha manifestato per le strade, in migliaia sono stati manganellati e arrestati e chissà se rivedranno mai la luce del sole. Ebbene, l'Italia per non smentirsi mai, ha deciso di odiare i russi vivi e di boicottare i russi morti. È di ieri la notizia che l'Università Bicocca di Milano ha annullato un corso di quattro lezioni su Fedor Dostoevskij. La motivazione "Evitare ogni forma di polemica soprattutto interna in un momento di forte tensione". Che tipo di polemica avrebbe potuto creare un grande autore russo, creatore dei Fratelli Karamazov, morto quasi 150 anni fa? Proibire la studio di Dostoevskij per far dispetto a Putin? È vera e propria follia. Ma non basta, altri stupidi facinorosi volevano abbattere anche la statua dello scrittore russo, se non sbaglio, questa volta, a Firenze. Capisco che sia normale prendere posizione in caso di guerra, soprattutto di una guerra così assurda e crudele, ma non potrò mai capire l'odio contro un popolo soprattutto se questo popolo è estraneo alle decisioni prese da un dittatore. L'Ucraina va aiutata, il suo coraggioso presidente va sostenuto, Zelensky poteva scappare, gli avevano offerto rifugio in USA, ha rifiutato ed è rimasto a guidare la resistenza del suo popolo.
Ieri sera durante la trasmissione Controcorrente di Veronica Gentili, il solito Vauro, comunista duro e puro, è riuscito a insultare e demonizzare il presidente ucraino dicendo che è un oligarca pure lui con villa a Forte dei Marmi, poi si è messo a dibattere di nazismo ed è rimasto interdetto quando Daniele Capezzone gli ha letteralmente gridato che Zelensky è ebreo e che lui, Vauro, gettava fango su chi stava sotto le bombe. "Essere ricchi non è una colpa. Vergognati"!!! Ha ribadito. Putin e la sua cricca di fantocci vanno combattuti con tutti i mezzi prima che mettano in atto le minacce di usare la bomba atomica, purtroppo però l'Europa non sa fare un bel niente e il vecchio Biden è sempre più confuso. Continuo a pensare che l'unico in grado di impedire l'invasione e la distruzione dell'Ucraina poteva essere Donald Trump, il solo in grado di tenere testa a uno che si crede maschio alfa, esattamente come aveva fatto con Kim Jong-un che voleva bombardare il mondo intero e che, dopo una visita del presidente americano, si è trasformato da tigre feroce in un miagolante gattino.
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"