Testata: Informazione Corretta Data: 03 marzo 2022 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Putin e Israele»
Vladimir Putin
Gentile Signora Fait, Leggo sempre molto volentieri i suoi articoli e le sue risposte ai lettori per il semplie motivo che, nella sua totale e giusta difesa di Israele, le sue tesi sono sempre ben argomentate con una scrittura chiara e precisa. Ho trovato, quindi abbastanza strana la Sua risposta alla mia lettera sulle colpe degli italiani verso gli ebrei, perché risulta molto meno efficace del solito e con risposte che non entrano nel merito di quanto da me esposto. Io avevo chiesto come mai fino al 25.7.1943 nessun treno pieno di ebrei e' mai partito dall'Italia con destinazione i lager nazisti, mentre in tutta Europa le stazioni erano affollate. Lei risponde che 24 treni partirono da Milano, senza però specificare la data. È indubbio che partirono dopo l'8 settembre, cioè dopo che i tedeschi occuparono l'Italia e ne divennero i padroni assoluti. In merito poi a quanto accaduto in Francia, Croazia e Grecia, ove gli ebrei hanno ottenuto rifugio, assistenza e protezione dagli italiani, nemmeno una parola, come se fossero stati episodi del tutto marginali e di nessuna importanza. Resto meravigliato, perché c'era in ballo la vita di 20.000 - 30.000 ebrei che, in un'Europa devastata da un antisemitismo feroce e sanguinario, poterono vivere per vari mesi in modo relativamente tranquillo e sicuro. Stesso discorso per il comportamento, direi da eroe e con l'avallo del Conte Vidau, Plenipotenziario del Ministrro degli esteri, del giovane diplomatico Mario Di Stefano, che salvo' la vita a migliaia di ebrei a Varsavia. Ad un certo punto ha dovuto fuggire per non essere catturato dai tedeschi. Per lei, invece, conta di più pensare che in quel periodo ci sia stata una colpa collettiva degli italiani contro gli ebrei, non so in base a quali considerazioni. A parer mio questa è pura invenzione. Per me il problema ebraico per il popolo italiano non è mai esistito. C'è stato solo a livello governativo, con le odiose leggi raziali del 38. Ma per il popolo è come se non fossero mai esistite. Per un motivo molto semplice. Gli ebrei in Italia erano poco più di 50.000, forse 60.000, che vivevano in maggior parte a Roma, Milano e in misura molto minore in altre città, come Venezia. Ma gran parte della popolazione non ha mai conosciuto gli ebrei, non sapeva chi fossero e quali erano le loro abitudini perché non li aveva mai frequentati. Sapeva della loro esistenza a motivo della vita di Gesù e dei Vangeli. Ma per il resto c'era il buio assoluto. Ancora adesso, Io, e con me tantissimi miei conoscenti , non ho mai avuto il piacere di conoscerne uno ed è del tutto normale che se determinate persone non le conosci non le puoi odiare. Nei miei 75 anni di vita non ho mai sentito fare qualche discorso dai miei conoscenti sugli ebrei, se non sulla tragedia dell'olocausto oppure su Israele. Lei, poi, fa riferimento alla retata a Roma del 16 ottobre 1943 come se fosse stata colpa degli italiani, mentre sa benissimo che fu tutta di marca tedesca. Gli italiani avrebbero potuto fare qualsiasi retata fino al 25.7 43, non c'era alcun impedimento, ma non fecero mai nulla perché non erano interessati a simili atrocità. Sono venuto nella convinzione che l'8 settembre sia stato un giorno di dolore non solo per gli italiani, ma anche per tutti gli ebrei italiani, visto che è da quel momento che i medesimi hanno cominciato a subire immani tragedie in Italia Sono altresi convinto che se Mussolini non fosse stato detronizzato, certi fatti luttuosi per il popolo italiano ed anche per gli ebrei non sarebbero mai avvenuti. L'Italia avrebbe perso la guerra e Mussolini, grazie al cielo, il potere, ma i tedeschi non avrebbero occupato il nostro paese imponendo i loro metodi bestiali e inumani e tanti lutti sarebbero stati evitati, compresi quelli verso gli ebrei. Le ricordo che l'ebreo italiano Donati, che collaborava con l'Ispettore di polizia italiana Lospinoso, aveva elaborato un piano per trasferire tutti gli ebrei di Nizza, Montecarlo e zone interne occupate dagli italiani, in Africa ove si erano insediati gli americani e che tale piano fallì proprio a causa dell'armistizio dell''otto settembre 1943. Si parla di almeno 20.000 ebrei che potevano essere salvati, i quali, purtroppo, in gran parte perirono sotto la malvagità nazista dopo che le truppe italiane abbandonarono la zona. Comunque penso sia importante che le riporti alcuni brevi passi nel libro di Poliakov e Sabille, Gli ebrei sotto l'occupazione italiana, scritto a cura del Centro di documentazione ebraica contemporanea: "(In Francia)invece di perseguitare gli ebrei, gli italiani impiegavano dei sistemi destinati a frustrate gli scopi delle disposizioni tedesche. .... Gli ebrei non devono dimenticare cosa significarono per loro quei nove mesi di umanitarismo italiano, anche sotto la legge militare..... Negli anni recenti la nostra storia(quella degli ebrei) è stata troppo piena di delusioni e di amarezze perché non possiamo apprezzare la calda manifestazione del POPOLO ITALIANO, VERSO IL QUALE ABBIAMO UN DEBITO DI GRATITUDINE CHE SIAMO FIERI DI RICONOSCERE E RICAMBIARE" Le riporto anche un passo di una lettera scritta da più di mille ebrei internati nel campo di Porto Re in Croazia sotto il Comando italiano: Ci siamo messi a tempo debito sotto la protezione dell'esercito italiano con assoluta fiducia nella nobiltà d'animo e nei sentimenti dei soldati e del popolo italiano. Siamo convinti che la protezione accordata è divenuta più efficace con l'internamento in questo campo sotto la vigilanza dell'esercito italiano. Questi giorni lasceranno un ricordo indelebile nelle nostre anime e nei nostri cuori non si cancellerà mai l'eterna gratitudine verso l'esercito italiano. L'ITALIA HA IN NOI DEGLI AMICI SICURI E FEDELI CHE CERCHERANNO ATTRAVERSO LA LORO ATTIVITÀ DI SERVIRE GLI INTERESSI DI QUESTA NOBILE NAZIONE." Parole espresse nel momento del pericolo, che fanno rabbrividire, mi rendono orgoglioso di essere italiano e non hanno bisogno di alcun commento, se non per dire che, di fronte alle medesime, certi discorsi e certi libri attuali sulla corresponsabilità del popolo italiano sono il vuoto assoluto e non mi sembra che sia questo il metodo giusto per ricambiare. Rimagono inoltre indimenticabili le nobili e commoventi parole( riportate nelle mia lettera precedente che lei nonha commentato) espresse sugli italiani da una grande intellettuale ebrea come Hannah Arendt, la quale, se sentisse parlare di responsabilità collettiva degli italiani, probabilmente direbbe che siamo di fronte ad una grave alterazione storica. Non sto difendendo il regime, ma gli italiani. Cordiali saluti
Giovanni Cattani
Gentile Giovanni, alzo le mani di fronte a tanta appassionata difesa degli italiani durante la seconda guerra mondiale. È vero che le persecuzioni si scatenarono dopo l'arrivo dei nazisti in Italia, anche se prima del loro arrivo non era proprio una passeggiata, ma questo accadde, mi spiace ma devo ricordarglielo, nella maggior parte dei paesi europei. Se escludiamo la Polonia dove l'odio antiebraico era un'antica tradizione, fintanto che i tedeschi non hanno occupato le varie nazioni europee con l'ordine di dare inizio alla caccia all'ebreo, nessun popolo si era accanito in modo esagerato contro di noi. Le persecuzioni si mantenevano entro certi limiti. So che in Francia gli ebrei cercavano di andare nella parte occupata dai fascisti per poter respirare un po' di tranquillità e non vivere nell'eterna paura di essere catturati e mandati chissà dove. Le leggi razziali che Mussolini applicò diligentemente per compiacere Hitler, colpirono ogni comunità ebraica esistente in Italia, è logico che dove non c'erano ebrei non fosse applicata. Era comunque una legge del regime cui tutti obbedirono senza pietà. Non le sembra che escludere dalla vita sociale, politica, lavorativa una parte della popolazione italiana, cancellare ogni loro diritto, renderli non cittadini fosse sufficiente per vergognarsene? Le assicuro che è possibile odiare gli ebrei anche senza conoscerli, è uno dei grandi segreti dell'antisemitismo, duemila anni di odio che hanno portato l'Europa a trasformarsi in un grande cimitero non solo durante la Shoah, anche prima, molto prima, quando partivano le spedizioni contro i quartieri degli ebrei, durante la Santa Inquisizione, oppure quando Martin Lutero urlava di sinagoghe simili a lupanare "Perciò sappi, caro cristiano, e non aver dubbi al riguardo, che subito dopo il diavolo, tu non hai nemico più acre , più velenoso di un ebreo…guardati, caro cristiano, da questo dannato popolo". Difendere gli italiani le fa onore e ne sono felice perché lo sono anch'io. Amo i miei connazionali e amo l'Italia anche se a volte mi delude. Un cordiale shalom
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Gentile Deborah Noi siamo e saremo sempre dalla parte dell'Occidente (Israele compresa) ma mi sia permessa una piccola riflessione: Quando di recente all' ONU e' votata l'ennesima risoluzione contro Israele, tutta l'Europa, a parte qualche lodevole eccezione), ha votato a favore. Russia e Cina hanno pure votato a favore percio' hanno poco da recriminare ora sull'appoggio di Israele all' Ucraina. Ora arrivo al punto: Israele si trova in una posizione estremamente delicata, Iran e terroristi vari non aspettano che il semaforo verde da parte di Putin per scatenare un'altra guerra devastante. Immaginiano ora cosa succederebbe un questo malaugurato caso, Israele si trovera' come sempre a difendersi da solo perche' nessuno verra' in vostra difesa (men che meno l'Europa antisemita che continua a finanziare il terrorismo palestinese (pardon, li chiamano aiuti umanitari.....). Percio' attento Israele, attento, pensate egoisticamente solo ai vostri interessi perche' cosi' va questo mondo balordo. tanti saluti
Sandro S.
Gentile Sandro, Israele lo sa perfettamente che in caso di guerra deve cavarsela da sola. È sempre stato così, in ogni guerra scatenata dagli arabi, anche quando sembrava che Israele stesse per soccombere, nessuno è venuto in nostro aiuto. È la realtà delle cose e da quanto mi risulta, in questi giorni di tragedia in Ucraina, vedo che Israele si muove con molta accortezza e fa bene. Un cordiale shalom