Due singolari omissioni Una giornata densa di tragici avvenimenti, dove anche il titolista non si fa pregare per disinformare
Testata: La Repubblica Data: 03 gennaio 2003 Pagina: 18 Autore: Daniele Mastrogiacomo Titolo: «Gaza, assalto alla colonia ebraica. Uccisi tre ragazzi terroristi»
Ci sono due singolari omissioni, nella cronaca di Daniele Mastrogiacomo. La cronaca di una giornata densa di tragici avvenimenti, nell' ambito della quale anche il titolista non si fa pregare per disinformare. Già, il titolista. Dopo che avevamo espresso serie riserve sulla serietà professionale e sulla correttezza di alcuni titoli di articoli nei giorni scorsi, questa volta sembra che il compito sia stato diviso fra due persone di diverso orientamento, oppure che si sia verificato un caso clinico di schizofrenia. Cominciamo dunque dai titoli. Il titolo che abbiampo riportato, che è quello di maggior richiamo perché si estende su 4 colonne, fornisce la versione autentica di un avvenimento il cui resoconto, all' interno dell' articolo, costituisce invece un falso per omissione. Ma nel contesto dell 'articolo compare anche un vistoso occhiello, che recita: "Un altro adolescente è morto dopo essere penetrato in un insediamento ebraico". Questo adolescente che è "penetrato" in un "insediamento ebraico" è in realtà un feroce terrorista, che si è infiltrato armato di tutto punto in un moshav, un villaggio cooperativo all' interno di Israele, ed ha tentato di fare una strage; è stato fermato solo dalla circostanza di un inceppamento fortuito del suo M16. E la cronaca di Mastrogiacomo non è da meno. Di questo terrorista scrive che è "un ragazzo" che "si immola". E dell' uomo ucciso a sangue freddo da terroristi delle Brigate Al Aqsa (legate ad Arafat, ma questo Mastrogiacomo non lo scrive) il cronista tace sulla circostanza che si era recato in un villaggio palestinese per portare aiuto ai suoi abitanti, e che il suo corpo è stato bruciato. E dei tre adolescenti uccisi dall ' esercito a Gaza mentre cercavano di penetrare in un insediamento per farvi una strage Mastrogiacomo non sottolinea adeguatamente la giovanissima età, che avevano in tasca un elenco con i nomi di altri 38 coetanei che sono stati "arruolati" per analoghe azioni terroristiche suicide, che tutto ciò ha suscitato polemiche anche fra i genitori dei ragazzi uccisi, e che, sopra tutto, questo evento costituisce una chiara denuncia di una concezione aberrante del ruolo dei giovanissimi palestinesi, educati al delitto anziché alla pacifica convivenza. Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione de La Repubblica. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.