Se l'Anpi attacca la Nato... Cronaca di Zita Dazzi
Testata: La Repubblica Data: 02 marzo 2022 Pagina: 3 Autore: Zita Dazzi Titolo: «Le armi e la Nato, Brigata ebraica contro l'Anpi»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA - Milano, di oggi 02/03/2022, a pag. 3, con il titolo "Le armi e la Nato, Brigata ebraica contro l'Anpi", la cronaca di Zita Dazzi.
Zita Dazzi
E’ polemica dopo le dichiarazioni del presidente nazionale dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo sulla posizione da tenere su Nato e rifornimenti militari al Paese aggredito. «E' inaccettabile ogni accusa contro la Nato e il suo eventuale allargamento come causa del conflitto. Piuttosto è vero il contrario: la Nato era e resta la migliore garanzia contro le invasioni dell'autocrazia russa, visto che l'unico Paese a non essere invaso è proprio quello che è fuori dall'Alleanza Atlantica — attacca Davide Romano, direttore del Museo della Brigata ebraica, una delle sigle che guidano il corteo del 25 Aprile — . Si domandi l'Anpi guidata da Pagliarulo perché tutte le democrazie dell'Est sono corse nella Nato alla caduta del muro di Berlino. Altrettanto ambigua e colpevole è la posizione che condanna l'invasione russa, ma chiede al nostro governo di non mandare armi ai resistenti. Lasciare disarmati i partigiani ucraini significa rinunciare alla lotta contro l'invasore e condannarli a morte. E io non ci sto». Sulla stessa linea il consigliere comunale Pd Daniele Nahum: «Io sto dalla parte della Nato e del popolo ucraino», scrive su Facebook. Dove si trova anche l'opinione di Luciano Belli Paci, militante socialista di vecchia data, nonché figlio di Liliana Segre: «Sono iscritto all'Anpi e fieramente antirenziano, ma questa volta sono in netto disaccordo con la dirigenza nazionale dell'Associazione. Per arrivare ad un serio negoziato e ad una vera pace è indispensabile che l'Ucraina non capitoli. Quindi la fornitura di armi all'Ucraina aggredita ed invasa non solo è cosa buona e giusta ma è anche utile alla pace». Roberto Cenati, presidente Anpi Milano, non entra in polemica: «L'appartenenza alla Nato non è assolutamente in discussione. Enrico Berlinguer, segretario del Pci, nel 1976, dichiaro che preferiva rimanere sotto l'ombrello della Nato. L'Italia e la Ue devono evitare ogni escalation, adoperarsi per fermare la guerra e trattare».
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