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La Repubblica Rassegna Stampa
28.02.2022 Rai, polemica sul Tg2: 'Giustifica Putin'
Cronaca di Giovanna Vitale

Testata: La Repubblica
Data: 28 febbraio 2022
Pagina: 17
Autore: Giovanna Vitale
Titolo: «Rai, polemica sul Tg2: 'Giustifica Putin'»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 28/02/2022, a pag. 17, con il titolo "Rai, polemica sul Tg2: 'Giustifica Putin' ", la cronaca di Giovanna Vitale.

Tg2

Prima ha dato la colpa all’Alleanza atlantica. «Basta guardare la cartina geografica per capire che negli ultimi trent’anni chi si è allargato non è stata la Russia, ma la Nato». Poi ha accreditato la tesi putiniana della fuga del presidente ucraino a Leopoli. Il tutto nel giro di 24 ore, quelle cruciali dell’invasione. Due servizi trasmessi non dalla Tv pubblica di Mosca, bensì dalla Rai. Firmati dal corrispondente Marc Innaro per il Tg2 Post e il Tg1, hanno fatto saltare sulla sedia Enrico Letta. Irritato, il segretario del Pd, per un’informazione che dovrebbe smontare le fake news del Cremlino, non amplificarle. Come avrebbe invece fatto RaiNews24 intervistando una sedicente documentarista che ha parlato di «presunte invasioni » e definito il cambio di governo in Ucraina a fine 2013 come «un golpe operato da una manovalanza neofascista ». Parole che hanno subito suscitato la rivolta social. «Quanto detto è di una falsità gravissima, vergognoso per il servizio pubblico», tuona Elena Mongelli, vicepresidente della Fondazione diritti umani. La Rai «disinforma sui nazisti ucraini» e «giustifica Putin», accusa la freelance russa Olga Tokariut. Al Nazareno c’è allarme. «In un momento in cui la propaganda russa agisce in modo pervasivo, è inammissibile che vi siano spazi di cedimento nel servizio pubblico. Un conto è la libertà di espressione dei giornalisti, un altro farsi megafono di una parte». Tant’è che la questione, già discussa coi vertici aziendali, verrà ora portata in Vigilanza. Per chiedere, come già si è fatto con gli opinionisti no-vax, di non offrire sponde a quelli filorussi. «La Rai sta svolgendo un gran lavoro di informazione sull’Ucraina», premette il commissario dem Andrea Romano. «Proprio per questo deve fare massima attenzione a non diffondere notizie false (come quella di Marc Innaro sabato sera al Tg2 Post, secondo cui la Russia sarebbe stata provocata dall’espansione a Est della Nato) e a non ospitare commentatori compiacenti verso i crimini di Putin come è accaduto a RaiNews24». Un intervento, quello nel talk della rete cadetta, per la verità confutato in diretta dal direttore Gennaro Sangiuliano. Il quale ha subito precisato che «una cosa dev’essere chiara: qui c’è un aggressore, cioè Putin, e una vittima, Zelensky e il popolo ucraino», per poi denunciare «la violazione dei trattati internazionali» e stigmatizzare l’uso della forza. «Per me», dice, «parla il mio telegiornale», uno dei pochi ad aver «dato voce agli oppositori del presidente russo». Ora tocca all’ad Fuortes decidere cosa fare. I corrispondenti, com’è noto, non dipendono dalle testate ma sono nominati dall’azienda. E Innaro sta a Mosca da almeno tre lustri. Forse — si dice in Rai — è arrivato il momento di cambiare. Il direttore Sangiuliano si difende: “La Russia è l’aggressore, il popolo ucraino la vittima”.

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