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Italia Oggi Rassegna Stampa
17.02.2022 Per chi voteranno i 200 no wax che hanno manifestato a Roma?
Commento di Diego Gabutti

Testata: Italia Oggi
Data: 17 febbraio 2022
Pagina: 2
Autore: Diego Gabutti
Titolo: «Per chi voteranno i 200 no wax che hanno manifestato a Roma?»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 17/02/2022, a pag.2 con il titolo "Per chi voteranno i 200 no wax che hanno manifestato a Roma?", il commento di Diego Gabutti.

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Diego Gabutti

Manifestazione no green pass a Piazza Venezia, denunciati gli organizzatori

Faremo come in Canada, dicevano. Sarà un'iraddidio, una rivoluzione. Costringeremo il governo dei distanziamenti e del green pass ad abbassare le ali. Ve li diamo noi i microchip nei vaccini! Multe a chi porta la mascherina! Discoteche sempre aperte, e tutti obbligati a ballare, anche gli zoppi, almeno tre volte alla settimana (non s'ammettono esenzioni mediche)! «Sic Semper Tyrannys!» Nella parte di Bruto — che rivolgeva queste parole a Cesare prima di liquidarlo a coltellate -(«Ma come? Tu quoque?»!) niente meno che un generale di brigata in pensione: il generale Antonio Pappalardo. Non c'è stata, però, nessuna rivoluzione, Dio non è apparso particolarmente adirato e in Piazza Venezia, a Roma, dove no vax, no pass e no mask s'erano dati appuntamento minacciando un pandemonio, si sono presentati in duecento. C'era più gente in coda per il taxi alla stazione, o per il vaccino in qualsiasi poliambulatorio Asl di Trastevere o del Nomentano, che all'adunata di Piazza Venezia, abituata a ben altre folle oceaniche. Morale: niente lardo da pappare. Peggio: nessun rispetto per la divisa. Al generale di brigata è stato addirittura negato il caffè al bancone perché privo di green pass. Sarebbero venuti a milioni, e avrebbero abbattuto la dittatura sanitaria, se il governo non avesse, come ha detto il generale, «terrorizzato» gl'italiani. Viviamo infatti in una specie di Corea del Nord «no papp» e vaccinista. Guai (addirittura 100 euro una tantum d'ammenda!) a chi vuole democraticamente mettere a rischio la propria pelle e l'altrui. Praticamente il Gulag. A confronto della sospensione dal lavoro per rifiuto del vaccino che strapazza il dna, Auschwitz era una villeggiatura. Che fare? Altri raduni di massa? Inondare i social di fake news? Votare i partiti simpatizzanti, che non mancano? Si, ecco una bella domanda: chi voteranno i duecento no vax alle prossime elezioni? Sbaglierò, ma Giorgia Meloni s'illude quando pensa che voteranno per Fratelli d'Italia, il partito che non vaccina «precauzionalmente» i bambini. S'illude anche Matteo Salvini, arrivato buon ultimo a proclamare, per invidia dei meloniani, una santa crociata pappanutella: «Giù le mani dai bambini!» I duecento di Piazza Venezia non voteranno per la Lega, per Fd'I e per nessun altro. Pappalardo o nessuno. A meno, naturalmente, che il Partito Nazionale della Restaurazione, in sigla PNR, non presenti alle elezioni il suo candidato storico: Totò nella parte d'Antonio La Trippa nel film Gli onorevoli («Votantonio, votantonio, votantonio»). Soltanto in questo caso i no vax potrebbero fare un'eccezione e recarsi in duecento alle urne.

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