A proposito di stermini Commento di Paolo Guzzanti
Testata: Il Giornale Data: 12 febbraio 2022 Pagina: 16 Autore: Paolo Guzzanti Titolo: «Quei negazionisti dei crimini rossi»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 12/02/2022, a pag.16, con il titolo "Quei negazionisti dei crimini rossi" il commento di Paolo Guzzanti.
Paolo Guzzanti
All'Anpi sono ossessionati da un solo fantasma: l'equiparazione. Se tutto il male deve venire unicamente dal nazifascismo, ne consegue che a qualsiasi altra malvagità debba essere negata l'equiparazione, cioè il riconoscimento di parità sia nel delitto che nella condanna morale. E poiché il tentato sterminio mondiale degli ebrei di ogni nazione, età e genere non ha l'uguale per mostruosità e accanimento, siamo d'accordo che il delitto della Shoah, in termini morali non abbia concorrenti. Ciò confermato, resta un secondo punto in sospeso: sia il nazional-socialismo tedesco che il bolscevismo di Lenin, Stalin e seguaci come Tito teorizzarono ed attuarono lo sterminio di milioni di uomini donne e bambini, perché dichiarati nemico ideologico: gli ebrei per il nazismo, borghesi e contadini in Unione Sovietica.
Il maresciallo Tito in Jugoslavia, sia prima che dopo il 1948 quando mollò Stalin, decise seguendola stessa linea lo sterminio degli italiani che abitavano la terra dei loro padri, giustificato come «comprensibile reazione» alle crudeltà subite dai fascisti. Il delitto fu negato e poi giustificato ideologicamente, come avevano fatto nazisti e bolscevichi per aver assassinato innumerevoli bambini, donne, vecchi e uomini innocenti. Oggi non dovrebbe essere difficile riconoscere la verità, ma all'Anpi provano orrore soltanto all'idea che tutte le vittime innocenti siano ricordate con pari dignità. Assolto questo tristo compito negazionista, dormono sonni tranquilli.
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