Piemonte: contestato il manifesto sulle foibe A chi dà fastidio il giorno del ricordo delle vittime della violenza comunista?
Testata: Libero Data: 02 febbraio 2022 Pagina: 25 Autore: la redazione di Libero Titolo: «Il Pd boccia il manifesto sulle foibe»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 02/02/2022 a pag.25, la breve dal titolo "Il Pd boccia il manifesto sulle foibe".
La grafica può piacere o no, ma che cosa c'è che non va nel manifesto diffuso in Piemonte per la giornata del ricordo delle vittime delle foibe? Il crimine delle foibe per decenni è stato tenuto nascosto sia dalla Dc sia dal Pci, nessuno in Italia lo conosceva eccetto i parenti delle vittime e gli esuli istriani e dalmati. Oggi finalmente c'è una giornata dedicata al loro ricordo, cosa che però evidentemente dà fastidio a qualcuno a sinistra...
Ecco la breve:
Il manifesto
La sinistra non si smentisce. Anche quest'anno, in vista della Giornata del Ricordo delle foibe, scoppia una polemica. Stavolta in Piemonte. Per rappresentare la tragedia la giunta di centrodestra utilizza un manifesto che la sinistra bolla come «nazista». Peccato che quattro anni fa, come scrive l'edizione torinese del Corriere della Sera, fosse stata proprio la sinistra a volere quel manifesto apprezzato anche dal presidente Sergio Mattarella. Il vicepresidente del Consiglio regionale, Mauro Salizzoni (Pd), ha definito «grottesca» la rappresentazione artistica che ritrarrebbe una realtà «conflittuale, a senso unico, con le stelle rosse armate che cacciano civili perbene terrorizzati». Secondo Salizzoni l'opera riporterebbe in auge «un clima da anni Cinquanta, con i buoni da una parte e i cattivi dall'altra» senza che vengano raccontati invece «i fatti dall'una e dall'altra parte». La colpa dell'assessore, dunque, sarebbe quella di non dedicare spazio sufficiente alla versione dei carnefici. Si spinge oltre, Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi, secondo il quale la locandina sarebbe «un'immagine che sembra propaganda nazista». Il tutto accompagnato dall'invito al governatore Alberto Cirio a rimuovere l'immagine».
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