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Dibattito sul Giorno della Memoria L'ironia di Andrea Zanardo Riproduciamo il dibattito tenutosi in occasione del Giorno della Memoria al circolo culturale "Arrigo Vittorioni" di Buglianova (MX) "Anche quest'anno il Giorno della Memoria... ti dirò io ho sempre più dubbi su questa questione della memoria. Voglio dire: la storia è nata nell'Ottocento, un modo di sensibilizzare i cittadini per esempio sul fatto che quelle rovine erano castelli di una importante civiltà passata, e poi la gente ci si identifica, sente quel passato come presente. Ma perché non si può fare della Shoah la stessa cosa? Perché trattarlo come un evento unico nella storia? Perché ci viene impedito di trovare equivalenti contemporanei?" "Stai parlando dei no vax?" "No, guarda, sui no vax potrei anche dare ragione, meglio evitare paragoni con la Shoah. Voglio dire è un po' una farsa che questi sfilano con le stelle gialle, credono di lottare contro il nazismo, prima o poi si aspettano che i volenterosi carnefici del Green Pass verranno condannati in qualche nuova Norimberga... insomma è ridicolo! Ma perché i palestinesi per esempio non possono dire che sono sottoposti a un massacro, che di loro ne muoiono 6 milioni al giorno, che vengono trattati come subumani da una potenza simile a quella nazista? Dico mica che sia vero (sappiamo tutti cosa rischia chi prova a dirlo!), tra Gaza ed Auschwitz ci saranno forse differenze, ma ci sono anche similitudini: ebrei sterminati in un recinto, israeliani che alzano un recinto, perché non possiamo dirlo?" "Infatti, cosa c'è di sbagliato in questo paragone? Chi è che potrebbe soffrire per una conseguenza del genere? Mica mi dirai che quelli che attaccano le sinagoghe lo fanno perché sentono raccontare storie di soldati crudeli con con l'uniforme la stella di Davide? O di israeliani che non sono come noi perché vengono educati a provare piacere quando gli arabi soffrono?Adesso mi diranno che a causare gli attacchi alle sinagoghe sono le caricature della Nirenstein con il nasone, o il disegni del bambino Gesù attaccato dei carri armati di Israele! Eddai, quelli semmai sono tentativi di trovare una morale da raccontare al mondo! Perché, dai, a cosa altro servono gli ebrei se non a raccontare al mondo quanto è nobile essere vittime?" "Ti devo dire che a me gli ebrei stanno pure simpatici, quando soffrono voglio dire. E' che quando iniziano a difendersi da soli poi va sempre a finire che esagerano, si vede proprio che (e lo dico da persona laica!) nessuno ha insegnato a loro la carità cristiana, l'amare il proprio nemico, l'antimilitarismo un po' come quello di Padre Pio..." "Devo precisare che non sto parlando di tutti gli ebrei, eh. Solo dei sionisti. Cioè, facendo due conti: i cittadini di Israele, gli iscritti alle comunità ebraiche e quelli che frequentano sinagoghe dove si legge la preghiera per lo Stato di Israele, ecco, direi solo un 90% degli ebrei..." "Bravo! non bisogna generalizzare, ci sono anche ebrei che sono brave persone e non sionisti" "Pochi ma ci sono, ecco..." "I sionisti fanno sempre quel lezioso giochino delle tre carte: l’ebraismo non è solo una religione, non è solo un popolo, non si capisce mai cos’è. Ci fosse mai cascato qualcuno... E te li vedi lì, alla lavagna a dividere i riferimenti alla Shoah autorizzati da quelli immorali. Mi sembrano tanti vescovi della Controriforma...." "È così innaturalmente rigida, la proibizione di fare paragoni tra la Shoah ed altre tragedie... voglio dire, questi pretendono che siano solo gli ebrei a decidere come parlare della Shoah!" "Che poi, voglio dire, che ce ne facciamo di una tragedia accaduta agli ebrei se non possiamo usarla per condannare Israele? Che senso ha ricordare l’orrore nazista se poi dobbiamo subito puntualizzare che nazismo e sionismo sono due cose diverse? Siamo al punto che il 27 gennaio rischia di diventare il giorno in cui la tragedia della Palestina deve essere temporaneamente dimenticata!" "E poi ti rendi conto dello scandalo? Siamo un paese laico ma una minoranza religiosa pretende di insegnare al mondo cosa significa una tragedia che hanno subito loro! Davvero sono un po' razzisti, cosa pensano che i loro morti sono più importanti degli altri?" "Ma hai visto in Olanda? I sionisti adesso pretendono che i materiali illustrativi depliant ecc. siano scritti in ebraico! E c'era quell'impiegato sionista che voleva lavorare mettendosi la kippah! Una kippah al Museo di Anna Frank! Ma lo vedi che hanno dimenticato la lezione della Shoah?" "E come è andata a finire?" "Il sionista ha vinto la causa. Certo aveva dietro, come puoi immaginare, avvocati molto potenti..." "E' che proprio non vogliono imparare niente. Io ho provato con la storia di Abramo a spiegargli che per avere la vera pace lo Stato ebraico deve scomparire, e essere sostituto da uno Stato laico come la Siria con gli ebrei in minoranza, e pensa che i palestinesi li vogliono anche aiutare, con il ritorno dei profughi... mamma mia! Mi sono saltati addosso per una cosa terribile neanche avessi detto una cosa nazista stavo solo dicendo che il mondo senza uno Stato ebraico sarebbe un posto migliore lo vedi che proprio non vogliono imparare la lezione della Shoah?" "Siamo al paradosso che se uno critica il popolo ebraico si prende dell'antisemita!"
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