L'antisemitismo? E' condannato solo quando è di destra Commento di Iuri Maria Prado
Testata: Libero Data: 28 gennaio 2022 Pagina: 16 Autore: Iuri Maria Prado Titolo: «L'antisemitismo è condannato solo se è di destra»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 28/01/2022 a pag.16, con il titolo 'L'antisemitismo è condannato solo se è di destra', il commento di Iuri Maria Prado.
Il Giorno della Memoria dovrebbe essere l'occasione per il riconoscimento della verità, e per dolersene: invece è una ricorrenza per la riproposizione della menzogna, e per rinfrancarsene. La verità è che il nostro Paese ha perseguitato gli ebrei, e che il regime durante il quale si è perpetrata quella persecuzione non era l'effetto di una violenza impopolare imposta da pochi ai danni di molti, ma una delle realizzazioni dello spirito italiano. Ma è vietato dirlo. E invece è legittimata la menzogna per cui fu solo un inopinato impazzimento, capitanato da pochi manipoli, a dare inchiostro alle leggi razziali e via libera ai vagoni pieni di ebrei verso i campi di sterminio. Il profilo officiante delle celebrazioni democratiche non è composto in compunzione, ma trasfigurato in accusa, in rivendicazione di alterità rispetto al male nazi-fascista. E proprio per questo è denegato, o al più svilito al rango triste faccenduola, il lungo e inesausto corteo di manifestazioni antisemite imbandierato di rosso. Nell'Italia fondata sull'antifascismo il diritto all'integrità degli ebrei è riconosciuto a patto che ad attentarvi sia il pericolo nero, la testa rasata, il branco a braccio teso: ma se ad aggredirlo è l'istanza democratica, il boicottaggio ecosolidale, il giudizioso discorso del comunista a proposito degli ebrei che da "razza perseguitata" sono diventati "razza persecutrice" (testuale• razza), allora cessano gli allarmi e le esigenze protettive perché l'ebreo meritevole è il cittadino della Repubblica Bella Ciao, e a condizione che sia il fascista a molestarlo. Hanno bisogno di vedere la svastica per qualificare il gesto antisemita, ma se quel segno manca, e magari è sostituito da simboli legittimi, la medesima pratica perde i connotati osceni che muovono le sensibilità da 25 aprile, quelle non troppo urtate dalla sistematica sassaiola sulla Brigata Ebraica. L' antisemitismo persecutorio è stato parte della storia italiana, e l'Italia non si è liberata da sola dal sistema che l'ha reso possibile: mentre questa è l'altra menzogna imposta dalla retorica repubblicana, vale a dire che per forza e iniziativa propria l'Italia sia riuscita a liberarsene. Ed è a causa di questa ulteriore bugia che l'antisemitismo è sempre e solo altrui. Il Giorno della Memoria continua qui da noi a celebrarsi nella mancanza di rendiconto, nel ripudio della verità, nella risposante spiegazione del male altrui sconfitto dal bene proprio, nella malafede. Infine, in una specie diversa di negazionismo.
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