A Forum (Mediaset) ancora non sanno dove sia Israele
Commento di Deborah Fait
Ogni giorno, nel primo pomeriggio, va in onda su Rete 4, Mediaset, "Lo sportello di Forum" dove un giudice dirime le cause tra soggetti contrapposti. Venerdì pomeriggio, 21 gennaio, era la volta di una ragazza proveniente dall'Iran da dove era fuggita perché di fede Bahai. Si sa che i bahai sono un gruppo di qualche milione di persone che credono in un profeta diverso da Maometto e per questo motivo sono da sempre perseguitati in Iran, paese da cui provengono, e costretti a fuggire per aver salva la vita. Sono sparsi nel mondo, una diaspora di cui nessuno parla perché l'Iran non si tocca e perché sono gente pacifica e civile che non commette violenze di nessun genere. Moltissimi sono arrivati in Israele dove hanno, a Haifa, il più grande mausoleo al mondo della loro fede in cui è sepolto il loro profeta, Baha'u'llah.
È un luogo meraviglioso che, attraverso le immagini, tutto il mondo conosce come simbolo della bella città di Haifa. I bahai in Israele hanno trovato rifugio e libertà di professare la propria fede, come tutti coloro che vivono in questo piccolo e democratico paese. Ebrei, cristiani, musulmani, drusi, bahai, tutti padroni di esprimersi, come è giusto che sia, nella religione che preferiscono o in nessuna di esse. E adesso veniamo alla trasmissione. In studio, ospite di Barbara Palombelli, era presente il giornalista Giuseppe Di Piazza il quale ha detto la sua sui bahai, assicurando di "essersi informato". Ecco le sue parole: "il loro profeta ha scritto il primo testo sacro a Acri, là in Palestina" . Beh, si è informato male e vediamo perché: Acri ovvero San Giovanni d'Acri, il cui nome ebraico, da qualche millennio, è Acco (AKO) è una cittadina che si trova nella Galilea occidentale, sul mare, in un paese porta il nome di Israele. Non Palestina, nazione inesistente oggi come in passato. Strano che un giornalista, il quale assicura tra l'altro, di essersi informato, non sappia queste cose.
Altrettanto strano è che la padrona di casa, la signora Palombelli, non lo abbia gentilmente corretto. Le è sfuggito quel "Palestina"? Forse la gente è tanto abituata ad evitare di pronunciare Israele, che non vi fa più caso e dire che alcuni minuti prima Claudio Giambene, collaboratore di Forum, aveva appena parlato di Haifa, senza omettere di ubicarla giustamente in Israele. Acco è poco distante da Haifa, entrambe situate il Galilea, regione di Israele e da sempre, nei secoli, anche durante l'occupazione ottomana, sito ebraico nominato nell'Antico Testamento, precisamente in Giudici. Non è obbligatorio conoscere la storia antica ma quella moderna, insieme alla geografia, sarebbe bene saperla soprattutto se poi uno va a parlarne in televisione. È imperativo per un giornalista serio sapere che non esiste nessuno stato di Palestina, che tale nome apparteneva a un'area geografica comprendente vari stati del Medio Oriente e che Israele si chiama ISRAELE e non Palestina. Israele, signori, eppure non è difficile pronunciarlo! È dal 1967 che lottiamo contro questi voluti strafalcioni tendenti a cancellare il nome dello stato sovrano di Israele per rimpiazzarlo con uno mai esistito, da quando Arafat ha inventato, con la malvagia fantasia che lo distingueva, il popolo palestinese per sostituirlo con quello millenario ebraico. Purtroppo vi è quasi riuscito dimostrando quanto il male riesca a superare il bene quando si tratta di ideologia antiebraica e antisionista.
Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"