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La Repubblica Rassegna Stampa
19.01.2022 Ferrara, Sgarbi-Ovadia travolti dalle critiche: 'Banalizzano la Memoria'
Cronache di Marco Contini, l'omissione di Avvenire

Testata: La Repubblica
Data: 19 gennaio 2022
Pagina: 12
Autore: Marco Contini
Titolo: «'Banalizza la Shoah'. Il Festival di Ferrara travolto dalle critiche»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA - Bologna di oggi, 19/01/2022, a pag. 12, con il titolo "'Banalizza la Shoah'. Il Festival di Ferrara travolto dalle critiche", la cronaca di Marco Contini.

AVVENIRE, a pag. 19, pubblica la breve "Ferrara, primo Festival delle memorie", che non riprendiamo, che si sofferma sul contenuto del Festival delle Memorie e dedica soltanto mezza riga finale alla questione Sgarbi/Ovadia, come se fosse cosa da niente. Queste le uniche parole pubblicate da Avvenire: "una polemica in seguito ad alcune affermazioni di Vittorio Sgarbi nella conferenza di presentazione". Con l'omissione, ecco la disinformazione.

Il caso Sgarbi-Ovadia nel contesto del Festival delle Memorie di Ferrara è stato denunciato da IC il 15 gennaio scorso con un video a cura di Giorgio Pavoncello: https://www.informazionecorretta.com/video/conferenzadellememorie.mp4

Ecco gli articoli:


Vittorio Sgarbi con Moni Ovadia

Divinamente (Spal-Lazio 2-1) | Kolòt-Voci
Marco Contini

Di colpo, una settimana dopo la conferenza stampa di presentazione della manifestazione, il bubbone è scoppiato. Il "Festival delle Memorie" organizzato dal Teatro Comunale di Ferrara dal 25 al 30 gennaio, in cui oltre che dello sterminio degli Ebrei sono in programma appuntamenti dedicati al "Porrajmos" di Rom e Sinti, al genocidio armeno, a quello dei Tutsi e alla persecuzione dei Curdi, finisce nel mirino sia della Comunità ebraica ferrarese che del Meis, il Museo dell'Ebraismo Italiano e della Shoah che sempre a Ferrara ha la sua sede. Le critiche sono molteplici: dalla scelta, giudicata inopportuna, di defmirlo un festival, alla decisione di tenere insieme tragedie diverse, al fatto che in sede di presentazione il deus ex machina della cultura ferrarese, Vittorio Sgarbi, abbia provocatoriamente accostato il tema dell'appuntamento agli «stermini dei palestinesi da parte degli israeliani». Così, se il presidente della Comunita ebraica di Ferrara Fortunato Arbib (appena rieletto) parla di «rischio che con il festival si abbia un effetto di banalizzazione, diluizione e spettacolarizzazione di una tragedia unica per finalità, dimensione sia numerica che territoriale, modalità e scientifica ferocia», il presidente del Meis, Dario Disegni, arriva a bocciare la manifestazione nel suo complesso parlando di «iniziativa infelice» e di «profondo sdegno». «Il tentativo di sminuire, di ridimensionare la Shoah - dice Disegni in un'intervista al periodico della Comunità ebraica di Roma "Shalom" - è davvero pericoloso. Se si passa dal Giorno della Memoria al Giorno delle Memorie si rischia seriamente di annacquare il tutto. Il tentativo di banalizzare la Shoah è tornato alle cronache anche con la pandemia. E questa banalizzazione rischia anche, a mio giudizio, di innestare un discorso di rimozione delle responsabilità italiane a partire dalle leggi razziste». Com'era prevedibile, arrivano giudizi molto duri anche nei confronti di Sgarbi: il Meis, sulla sua pagina Facebook, rimarca «il netto e profondo dissenso con chi, presentando l'iniziativa, inserita nel calendario del "Festival" delle Memorie di cui va anche sottolineato il titolo purtroppo infelice, ha accostato ai genocidi una valutazione del tutto insensata e assurda del conflitto mediorientale». Mentre ancora Arbib sottolinea che «le parole dell'onorevole Sgarbi fanno eco all'usuale propaganda del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina e di Hamas per giustificare il continuo lancio di razzi su una popolazione civile inerme in Israele».

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