L'Iran finanzia il terrorismo in tutto il Medio Oriente Analisi di Domenico Letizia
Testata:La Ragione Autore: Domenico Letizia Titolo: «L'Iran e i continui finanziamenti a quanti combattono contro Israele»
Riprendiamo dalla RAGIONE di oggi, 18/01/2022, a pag. 5, l'analisi di Domenico Letizia dal titolo "L'Iran e i continui finanziamenti a quanti combattono contro Israele".
L'Iran dietro Hezbollah e Hamas
La Repubblica Islamica iraniana finanzia il terrorismo internazionale accrescendo l'instabilità nel Medio Oriente e a confermare tale strategia sono gli stessi media del Paese. In occasione dell'anniversario della morte del generale Qasem Soleimani, la propaganda di regime, nel ricordare l'importante figura del generale per il Paese, ha fornito analisi, dettagli e news sul sostegno dell'Iran ai gruppi combattenti e ai terroristi palestinesi. Un recente rapporto, diffuso proprio in tale occasione, fornisce importanti dettagli sulla realtà nascosta che lega la Repubblica iraniana, le forze del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche e il Comando generale del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Pflp- Gc). Leggendolo si trova la conferma che il comandante Soleimani ha lavorato per decenni all'accrescimento delle relazioni con la Palestina, fornendo armi e tecnologia avanzata. Il generale ha tessuto relazioni affinché l'Iran divenisse «il Paese più rilevante per diversi gruppi in Palestina» e per fermare il «nemico sionista». La strategia militare e di politica estera del generale era quella di lavorare a stretto contatto con tutti i gruppi armati in Medio Oriente, indipendentemente dalla retorica religiosa o politica che li contraddistingue, per rafforzare la resistenza della Palestina contro il «regime sionista». L'importante rapporto riporta la storia di Ahmed Jabril (autorevole esponente dei gruppi militari organizzati della Palestina), del figlio Khalid (attualmente vicecomandante del Comando generale del Fronte popolare perla liberazione della Palestina), dei cospicui finanziamenti iraniani e del loro intervento anche in Siria, accanto al regime di Assad. Inoltre, sono stati resi pubblici piani militari e coinvolgimenti palestinesi e iraniani nell'attuare una decisa repressione all'interno dei campi profughi palestinesi di Yarmouk, in Siria. La tragedia che caratterizza il conflitto siriano è da imputare anche all'azione e alle interferenze della Repubblica iraniana, sempre attiva nel rafforzare l'asse geopolitico contro lo Stato di Israele. I media iraniani hanno reso pubblici i «suggerimenti politici del generale Soleimani», evidenziando alcune proposte condivise per sviluppare e finanziare l'accaparramento di armamenti, nuovi missili in Palestina da utilizzare contro Israele, «il coordinamento con Hamas per costruire nuove propulsioni missilistiche con sistemi a guida elettronica e la gestione strategica e militare dei gruppi armati». Dichiarazioni che aiutano a comprendere l'infiltrazione in Palestina delle autorità iraniane e il protagonismo effettivo e concreto del generale Soleimani in Palestina, in Libano e in Siria. D'altronde, l'attualità siriana vede l'emergere di foto e videoclip del «martire Qassem Soleiman » in tutta la Siria proAssad e nella provincia di Idlib immensa è la propaganda per ricordare il generale martire iraniano che molto ha tentato di fare per l'annientamento del nemico sionista e del pericoloso e depravato Occidente infedele e imperialista. Ogni volta che si analizzano le attività dei gruppi terroristi in Medio Oriente possiamo visionare mosse e strategie del regime iraniano che investe in armamenti mentre i cittadini continuano a soffrire fame e privazione dei diritti fondamentali.