Caso Sgarbi-Ovadia: censurato il comunicato della Comunità ebraica di Milano Dopo la denuncia di IC, l'intervento anche di Meis e Centro Wiesenthal
Testata: Informazione Corretta Data: 18 gennaio 2022 Pagina: 1 Autore: IC redazione Titolo: «Caso Sgarbi-Ovadia: censurato il comunicato della Comunità ebraica di Milano»
La Comunità ebraica di Milano ha diffuso un comunicato, che riprendiamo, senza che però nessun media lo abbia considerato degno di un articolo o anche soltanto di menzione. La censura è stata totale.
Ecco il comunicato:
Il Presidente della Comunità Ebraica di Milano esprime il proprio dissenso riguardo all’iniziativa del Festival delle Memorie in programma al Teatro Comunale di Ferrara in occasione del Giorno della Memoria, ritenendo che questa manifestazione diluisca la specialità della Shoah nel contesto di altri genocidi. Ogni genocidio merita rispetto e riflessione, non un Festival il cui termine è già di per se molto discutibile. Si tratta di un’operazione che inevitabilmente apre le porte a quella memoria fluida e indistinta incorrendo nella banalizzazione della Shoah. È altresì grave, che durante la conferenza stampa della sua presentazione, ad avvalorare questo rischio, il Parlamentare Vittorio Sgarbi abbia accusato lo Stato Ebraico di compiere un genocidio nei confronti dei palestinesi, incorrendo in questo modo in uno degli esempi di definizione IHRA di antisemitismo. Doppiamente grave, poiché quest’accusa è avvenuta nello stesso contesto in cui si vorrebbe ricordare il genocidio ebraico per mano nazista, istituendo di fatto, un parallelo insostenibile tra nazisti ed ebrei e che va rigettato immediatamente. Ci uniamo al Meis e al Centro Wiesenthal di Parigi che sono intervenuti per esprimere una condanna nei confronti di queste inaccettabili affermazioni, poiché l'esercizio della Memoria passa attraverso la riflessione, la conoscenza della specificità della Shoah e non da facili accostamenti, soprattutto in un momento in cui il negazionismo e l'antisemitismo si stanno riaffacciando con prepotenza nella nostra società.