sabato 23 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






La Repubblica Rassegna Stampa
17.01.2022 Texas, ucciso il terrorista e liberati gli ostaggi della sinagoga
Cronaca di Massimo Basile

Testata: La Repubblica
Data: 17 gennaio 2022
Pagina: 14
Autore: Massimo Basile
Titolo: «Ucciso l’attentatore della sinagoga. Biden: 'Un atto di terrorismo'»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 17/01/2022, a pag. 14, con il titolo "Ucciso l’attentatore della sinagoga. Biden: 'Un atto di terrorismo' ", la cronaca di Massimo Basile.

Chi è Joe Biden, il 46esimo presidente degli Stati Uniti
Joe Biden

L'FBI identifica il rapitore di ostaggi della sinagoga del Texas -- Malik  Faisal Akram dalla Gran Bretagna ⋆ Green Pass News
Malik Faisal Akram

Era un cittadino britannico di 44 anni, Malik Faisal Akram, forse con problemi mentali, l’uomo che sabato ha tenuto in ostaggio quattro persone, compreso un rabbino, nella sinagoga di Colleyville, città a trenta chilometri da Fort Worth, Texas. I quattro ostaggi sono usciti illesi. Akram è morto. L’Fbi ha identificato ieri il nome della persona che aveva fatto irruzione, sabato mattina alle 11, nella sinagoga della Congregation Beth Israel, durante una funzione trasmessa in streaming. L’uomo aveva lanciato urla, minacciato di farsi esplodere, chiesto di poter vedere la “sorella”, Aafia Siddiqui, rinchiusa in un carcere in Texas e condannata nel 2010 a 86 anni per una serie di reati, tra cui la tentata uccisione di soldati americani in Afghanistan. Alle 5 il terrorista aveva lasciato libera una persona. Alle 9,30 gli altri tre erano in salvo. Alle 9,40 è stato dichiarato cessato l’allarme. In tutto, dal momento dell’irruzione in sinagoga, erano passate undici ore. «Il sospetto è morto», si è limitata a dichiarare l’Fbi, senza aggiungere dettagli.

Il rabbino, Charlie Cytron-Walker, considerato un sostenitore del dialogo tra religioni, ha commentato su Facebook: «Sono grato che ce l’abbiamo fatta tutti. Sono grato di essere vivo». Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha definito l’episodio «atto di terrore», ma ha ammesso di non avere ancora «informazioni sufficienti ». Akram risulterebbe un isolato, con problemi mentali e nessun legame con la donna in carcere. Durante la diretta streaming lo hanno sentito urlare frasi sconnesse, in cui lanciava minacce, ma diceva anche di non essere un criminale. Non è chiaro come i tre ostaggi rimasti siano riusciti a lasciare la sinagoga sani e salvi. La comunità musulmana di Blackburn, in Inghilterra, da cui veniva Akram, ha chiesto su Facebook rispetto per il dolore della famiglia. Il fratello di Akram, Gulbar, ha detto che la famiglia è “devastata”. «Ci piacerebbe con il tutto il cuore scusarci con le vittime coinvolte in questo sfortunato incidente ». Il fratello ha spiegato che Akram «soffriva di problemi mentali ». «Siamo convinti — ha dichiarato — che non avrebbe fatto del male agli ostaggi». Secondo Gulbar, i tre ostaggi sono stati liberati direttamente dal fratello — e non dalla polizia e dall’Fbi — e fatti uscire dal retro della sinagoga. «Pochi minuti dopo — ha aggiunto — ci sono stati gli spari e lui è stato colpito e ucciso».

Per inviare a Repubblica la propria opinione, telefonare: 06/49821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


rubrica.lettere@repubblica.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT