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La Repubblica Rassegna Stampa
12.01.2022 Roma: funerale nazista per la ex militante di Forza Nuova. Scatta l'inchiesta
Cronaca di Romina Marceca

Testata: La Repubblica
Data: 12 gennaio 2022
Pagina: 7
Autore: Romina Marceca
Titolo: «Funerale nazista, inchiesta dei pm. Trenta identificati»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA - Roma di oggi, 12/01/2022, a pag.7, con il titolo "Funerale nazista, inchiesta dei pm. Trenta identificati" la cronaca di Romina Marceca.

Bandiera nazista e saluto romano al funerale, indaga la polizia. La  parrocchia: «Non sapevamo nulla»
Il funerale con la bandiera nazista

Quella bandiera con la svastica sul feretro di una militante di Forza Nuova fa male, indigna, riporta a scenari lontani e incredibilmente ancora vicini. Dalla diocesi alla famiglia della defunta, Alessia Augello, e fino al mondo politico la polemica per il funerale nazista non si ferma. E a due giorni da quella foto che ha fatto il giro dei social insieme a un video ripreso dai residenti in cui ci sono decine di braccia tese, la procura ha aperto un'inchiesta e valuta il reato di apologia del fascismo. Gli investigatori di Digos e carabinieri hanno già individuato una trentina di forzanovisti e di estrema destra che si trovavano davanti alla chiesa Santa Lucia in Prati. Tra i volti noti c'è quello di Vincenzo Nardulli, uno dei capi della formazione nera di Roberto Fiore e alla quale appartiene anche Giuliano Castellino. Si scorge in un fermo immagine del video pubblicato da Open. Le posizioni degli esponenti di estrema destra sono adesso al vaglio dei magistrati di Roma, ai quali sono arrivate due informative da parte degli investigatori. Intanto, arriva la reazione durissima del Vicariato di Roma che definisce «inaccettabile» quanto accaduto lunedì e definisce la svastica come «un simbolo orrendo, inconciliabile con il cristianesimo». In una nota della parrocchia vicino piazzale Clodio si sottolinea «la profonda tristezza, delusione e disappunto» per quanto si è verificato prendendo le distanze da «ogni parola, gesto e simbolo utilizzati all'esterno della Chiesa». È quanto scritto da Don Alessandro Zenobbi, da don Paolo Emilio e da tutta la comunità sacerdotale parrocchiale. «Quanto si è verificato all'esterno della chiesa è avvenuto senza nessuna autorizzazione», ha ribadito il parroco. Anche la famiglia e gli amici e Alessia prendono le distanze.

«Ci dissociamo totalmente dai fatti che si sono svolti all'esterno della Chiesa, dei quali non eravamo a conoscenza e che nemmeno Alessia stessa avrebbe in nessun modo condiviso e apprezzato. Non avremmo mai permesso - scrive una zia sui social - né autorizzato quanto poi è successo. Adesso lasciateci nel nostro dolore». Ma intanto la polemica monta e il deputato Dem Emanuele Fiano assicura: «La pietà per i morti non pub cancellare la storia e la Legge. Perlomeno da noi del Pd sarete denunciati». Si chiede il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: «Ma le autorità dove sono? E soprattutto, dov'è il governo che avrebbe dovuto sciogliere le organizzazioni neofasciste?». Come Fabrizio De Sanctis, presidente dell'Anpi Roma, che dichiara: «Gli episodi di apologia di nazismo e fascismo iniziano ed essere tanti e sono sintomo del degrado e del declino che stiamo vivendo». Lunedì al funerale di Alessia Augello, morta a 44 anni, c'erano gli uomini della Digos. Anche loro hanno ripreso le immagini del saluto romano e adesso hanno dato un nome a quei volti. Come i carabinieri che invece hanno acquisito il video girato da un residente. Un'amica, subito dopo quel rito, ha detto: «Un anno fa Alessia era uscita da Forza Nuova». Mentre sul profilo Facebook della donna si consuma un altro scempio. «Una di meno», scrivono in molti dando sfogo alla loro stupidità.

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