Milano, caccia al branco di Capodanno Cronaca di Ilaria Carra, Luca De VIto
Testata: La Repubblica Data: 12 gennaio 2022 Pagina: 19 Autore: Ilaria Carra, Luca De VIto Titolo: «Milano, caccia al branco di Capodanno. Indagati in 12, il più piccolo ha 15 anni»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 12/01/2022, a pag.19, con il titolo "Milano, caccia al branco di Capodanno. Indagati in 12, il più piccolo ha 15 anni" la cronaca di Ilaria Carra, Luca De VIto.
Un piumino rosso col cappuccio, una felpa giallo fluo, un paio di jeans stracciati sulle gambe. Sono alcuni dei vestiti trovati nelle case — o per alcuni sarebbe meglio dire nelle dimore di fortuna — dei 18 giovani perquisiti ieri dall’alba al tramonto, tra Milano e dintorni e Torino, dagli agenti della Squadra mobile. Vestiti che, dalle immagini raccolte in piazza Duomo a Milano sembrano essere quelli indossati la sera di Capodanno dal branco, in quella notte di molestie e violenze sessuali che ha coinvolto ragazze giovanissime, mentre si festeggiava l’arrivo del 2022. Sono nove le vittime accertate, ma il loro numero sembra destinato a crescere. Con un decreto firmato a notte fonda, le perquisizioni hanno portato gli agenti tra il Milanese — via Imbonati, stazione Centrale, via Tracia, Rozzano e un caso a Bergamo — e Torino, zona Barriera di Milano. Dei perquisiti, quindici sono appena maggiorenni e tre minori: il più piccolo ha 15 anni e il più grande 21. Pochissimi precedenti irrilevanti, in particolare tra i nove torinesi, e alcuni del gruppo erano già stati controllati in tempi recenti alla Loggia dei Mercanti, vicino a piazza Duomo. Al momento dodici sono indagati, ma anche questo numero potrebbe salire. Sequestrati anche i cellulari dei ragazzi, per trovare riscontri con i video e i contenuti dei profili social. Dieci sono italiani, anche di seconda o terza generazione, e otto cittadini stranieri, egiziani e marocchini. Ieri è stata una lunga giornata al quarto piano del palazzo di Giustizia milanese, dove pm e investigatori hanno ascoltato vittime e testimoni fino a tarda sera. Allo scopo di far combaciare i pezzi di un puzzle che adesso sono tutti sul tavolo: immagini delle telecamere, video, testimonianze, abiti sequestrati, messaggi sulle chat e sui social. Alessia Menegazzo, pm titolare dell’inchiesta, con il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il capo della Squadra mobile Marco Calì hanno ascoltato per ore la ricostruzione delle ragazze. Resoconti dettagliati in cui le vittime hanno raccontato di essere state trattate come oggetti, «bambole di pezza lanciate dentro al gruppo, dall’uno all’altro».
Un gioco infame che i protagonisti avevano probabilmente programmato, anche se gli inquirenti non parlano di un branco unico. I magistrati hanno messo davanti alle vittime le foto dei giovani identificati e la maggior parte di loro è stata riconosciuta. I numeri al momento rimangono fermi: nove le violenze accertate in tre episodi. Il primo intorno a mezzanotte e mezzo, quando una 19enne viene presa di mira: gli aggressori molesti la accerchiano, vogliono il suo cellulare, lei si difende. Ma loro non mollano, allungano le mani, sempre di più, sempre più addosso. Altre tre amiche provano a intervenire e anche loro finiscono per essere molestate. Il secondo episodio è all’angolo con via Mazzini. Gli aggressori puntano a una studentessa con un piumino rosso, e anche alla sua borsa. Ma nello stesso tempo la palpeggiano, cercano di toglierle alcuni vestiti. Sono in tanti là attorno e ci vanno di mezzo pure alt re due amiche. L’ultimo caso accertato risale all’una e mezza in piazza Duomo, vicino alle transenne: sono due turiste tedesche ad essere aggredite da un branco di giovani, si vede nel video pubblicato sul sito AlaNews.it. Una lunga scia di violenze. L’ipotesi della procura è che, oltre ai tre casi accertati, altre aggressioni siano state portate a termine nelle ore precedenti, non solo in piazza Duomo. Altre giovanissime si sono infatti presentate negli uffici della Squadra mobile per raccontare esperienze analoghe: l’accerchiamento del branco, i palpeggiamenti, le rapine di borsette e cellulari. Per questo gli indagati potrebbero aumentare. «A dieci giorni dai fatti la risposta su quanto avvenuto in piazza Duomo all’ultimo dell’anno è stata adeguata e rapida», ha detto il questore di Milano Giuseppe Petronzi. «Spero li trovino e che sia fatta giustizia per noi e per tutte le altre ragazze che sono state molestate quella sera »: così una delle due ragazze tedesche. E ieri è tornato su quella notte anche il sindaco Sala, in un’intervista al Tg1: «Sono vicino alle ragazze. E mi scuso, a nome mio e della città. Gran parte del branco arriva da fuori Milano, però queste cose non posso accadere.Il Comune si costituirà parte civile e spero in pene severe. Detto questo, c’è da fare molto di più sul lato sicurezza».
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