L'Iran chiama la vendetta per l'uccisione di Soleimani Commento di Francesco Semprini
Testata: La Stampa Data: 10 gennaio 2022 Pagina: 17 Autore: Francesco Semprini Titolo: «Ritorsione per l'uccisione di Soleimani, Teheran sanziona 52 americani»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 10/01/2022 a pag.17 con il titolo "Ritorsione per l'uccisione di Soleimani, Teheran sanziona 52 americani", il commento di Francesco Semprini.
Francesco Semprini
La vignetta di Dry Bones: I mullah iraniani diffondono odio e tradimento in tutto il Medio Oriente... mentre, alle loro spalle, il popolo iraniano chiede libertà.
L’Iran vuole vendicare Qassem Soleimani a colpi di sanzioni. La Repubblica islamica prende di mira decine di funzionari degli Stati Uniti, molti dei quali appartenenti alle Forze Armate, che - secondo Teheran - hanno avuto un ruolo nell'assassinio del comandante delle forze Quds avvenuto con un drone i13 gennaio 2020. Il ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato ieri che 52 statunitensi sono stati inseriti nella lista nera per «l'atto terroristico» dell'assassinio del generale e per violazioni dei diritti umani. Il capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti, Mark Milley, il capo del Comando centrale, Kenneth McKenzie, funzionari del Pentagono e comandanti in diverse basi statunitensi in Medio Oriente sono tra i destinatari delle restrizioni in gran parte simboliche, dal momento che nessuno dei sanzionati possiede beni nella Repubblica islamica.
Qassem Soleimani
Lo scorso anno, l'Iran aveva imposto sanzioni all'expresidente degli Stati Uniti Donald Trump, al segretario di Stato Mike Pompeo e ad altre otto persone che hanno avuto un ruolo nell'uccisione di Soleimani poco fuori l'aeroporto di Baghdad, in Iraq, all'inizio del 2020, assieme ad alcuni leader delle forze sciite irachene. Soleimani, comandante della Niru-ye Quds, l'unità delle Guardie della Rivoluzione responsabile per la diffusione dell'ideologia khomeinista fuori dalla Repubblica Islamica, era il regista della guerra di resistenza in Medio Oriente, dove l'Iran si avvaleva delle procure affiliate in Iran, Iraq, Siria, Libano, Afghanistan, Yemen e Gaza. «Ieri lIran ha affermato di imporre sanzioni a 52 americani, mentre le milizie per procura di Teheran continuano ad attaccare le truppe americane in Medio Oriente, e mentre i funzionari iraniani minacciano di condurre operazioni terroristiche all'interno degli Stati Uniti e in altre parti del mondo», ha replicato il consigliere per la sicurezza nazionale americano Jake Sullivan in una nota. «Gli Stati Uniti d'America proteggeranno e difenderanno i propri cittadini. Lavoreremo con i nostri alleati e partner per scoraggiare e rispondere a ogni attacco. Se l'Iran dovesse colpire qualcuno dei nostri cittadini, inclusa una delle 52 persone nominate ieri, andrebbe incontro a gravi conseguenze».
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