L'internazionale del complotto Commento di Fiamma Nirenstein
Testata: Il Giornale Data: 10 gennaio 2022 Pagina: 2 Autore: Fiamma Nirenstein Titolo: «L'internazionale del complotto»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 10/01/2022, a pag. 2, l'analisi di Fiamma Nirensteindal titolo "L'internazionale del complotto".
Fiamma Nirenstein
I movimenti No-Vax contengono un elemento esplosivo di portata internazionale, perché popolano le più svariate parti del mondo e sono formati da persone normali pronte a immaginare che il mondo sia diviso in due parti, una che intenzionalmente è devota a compiere azioni malvagie, perchè inferiscono sulla loro salute, violano la libertà a proprio vantaggio, approfittano del loro potere. Una posizione che, stimolata da un feroce incitamento continuo sui promotori della politica pro vaccini, possiede gli elementi per spingere alla violenza, persino al terrorismo, mentre crea dei propri "martiri". Invece, affrontare il Covid richiede soprattutto una quieta dose di buon senso, ignota ai No-Vax che si ergono a pilastri di una logica ripetitiva fino alla nausea: ma come, non era il vaccino la soluzione di tutti i mali? Invece, non vedi quanti infettati? Allora il vaccino non è buono? Ammetti, chi ha interesse a mentire? E il green pass dovrebbe salvarci? Tutte scuse, pure fake.. E così sullo sfondo, sventola lo stendardo affaticato della libertà. Nessuno toccherà la mia, dice il No-Vax, io sono un uomo libero, che difende la libertà anche tua, e tu povero idiota non ti accorgi che ti riempiono di balle... Il No-Vax varia dall'arrabbiatissimo selvaggio, al vicino di casa civile e pratico, uno sospettoso di ciò che il "potere" intende propinargli con chiacchiere, bollette, leggi, aumenti inaspettati, politici che fanno i loro interessi. E c'è anche il vicino artistico e colto, anticonformista di stirpe sessantottina. Anche di lui scoprirai a breve che ritiene tutti cretini, e si è vaccinato per forza. In genere che il vicino sia No-Vax si capisce dopo un poco, e quindi devi stare attento a moderare il linguaggio; d'un tratto scopri che vicino a te ha diritto di cittadinanza qualcosa, qualcuno, che non ti eri immaginato: hai un nuovo vicino, non è di destra né di sinistra, ma è una pentola in ebollizione anti-istituzionale e disfunzionale. Il No-Vax è un giudice severo, un democratico il cui cervello compie svarioni e salti illogici che lo portano ad abbandonare lo scenario della realtà, e a mettersi improvvisamente a fantasticare congiure. Gli estremisti certo sono così, quando dicono Covid dicono anche Cina, o persino "potenze ebraiche" (sì quelle che hanno organizzato l'attacco delle Twin Towers, che ora possiedono sette compagnie internazionali che profittano sugli infettati), o "antenne 5G nelle iniezioni".
Ma non tutti sono pazzi: la mancanza di buon senso è più comune, ma si trasforma presto in rabbia. Affrontare il Covid, richiede pazienza, marce indietro, cambiamenti, come sempre quando si affronta l'ignoto. Ma i Gilet Gialli che sono tornati in piazza contro Macron non vogliono sapere che il vaccino è il nostro unico elemento di realtà in mezzo a un mare di fantasmi, che non sarà perfetto, ma se hai buon senso, vedi che sono soprattutto i non vaccinati che finiscono alle cure intensive, che Macron deve spingere a fondo a vaccinarsi. L'Internazionale No-Vax è robusta, pronta a diventare un movimento "intersezionale", a unirsi agli "oppressi", può essere ecologico, arcobaleno, rosa, colorarsi di nero-nazi come in Germania, diventare antisemita come in Belgio, o Francia, o comunista. Non è necessariamente di destra, tanto che Orban o Marawiecki lo combattono; né è di sinistra. É una creatura a parte, un mostro potenziale che ha radici nella libertà di essere ignoranti della nostra epoca, ma anche nel narcisismo, nell'impazienza, nella prosopopea, nella diffusione iperveloce sui social. Fa parte di quei manicheismi molto comuni oggi che vedono tutto il bene da una parte e tutto il male dall'altra; il nemico è un mostro; i suoi uomini sono pronti a immolarsi per restare No-Vax. Proprio a causa della mostrificazione dell'avversario hanno un potenziale di violenza sconfinato, possono diventare terroristi come gli animalisti, gli wheaterman, i ragazzi della rivoluzione sociale e sessuale, i movimenti del terzo mondo. Tutti in lotta per la libertà: solo che non avevano capito come James Fitzjames Stephen, uno dei teorici vittoriani liberali più noti, che "gli effetti dei luoghi comuni sulla libertà hanno avuto il risultato di indurre a obbedire alla prima persona che richiede la loro obbedienza con enfasi senza chiedersi: libertà di fare cosa? E da quale giogo, in cambio, sono stato liberato?"
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