Gli Stati Uniti di Biden: ecco gli sconfitti del 2021 Commento di Fiamma Nirenstein
Testata: Il Giornale Data: 31 dicembre 2021 Pagina: 3 Autore: Fiamma Nirenstein Titolo: «In Afghanistan la vergogna di un'America che si ritira dalla Storia»
Riprendiamo dal GIORNALE - Speciale 2021 di oggi, 31/12/2021, a pag. 3, l'analisi di Fiamma Nirensteindal titolo "In Afghanistan la vergogna di un'America che si ritira dalla Storia".
A destra: Joe Biden
Fiamma Nirenstein
Dopo sette decadi di «grand strategy» e leadership democratica mondiale, il 2021 ha visto crollare la rassicurazione che ci davano gli Usa di essere la nostra salvaguardia dalla prepotenza e dal terrorismo. Perché certo l'imperialismo è stato vituperato da molti, ma Bob Dylan e Clint Eastwood hanno protetto i giovani di tutto l'Occidente. Ed ecco il 2021: la brutalità della disperazione inflitta alla popolazione afghana col ritiro subitaneo e incurante di agosto segna una svolta storica. Le persone che si appendono al carrello degli aerei per poi caderne e morire, e i bambini gettati oltre l'orrore terrorista verso il niente, mentre Biden va a casa, indicano che gli Usa si ritirano dalla storia. Il Medioriente resta preda degli appetiti turchi, della ferocia di Assad in Siria, delle mire iraniane in Irak, Libano, Yemen. Il terrorismo si ringalluzzisce e prepara nuovi piani, Israele l'unico bastione per l'Occidente, resta solo. Cuba, Venezuela, Cile sono sentine di antiamericanismo. Biden individua la Cina come il suo maggior rivale, e tuttavia essa diventa sempre più forte. Anche l'incubo nordcoreano persiste intatto. L'Iran si rafforza e umilia gli Usa, neanche ammessi ai colloqui. La Russia ammassa 175mila soldati sul confine ucraino. Ma è chiaro un fatto: l'America non combatterà. Non c'è causa giusta per cui Biden userà le armi. L'Europa assiste attonita.
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