Testata: Informazione Corretta Data: 30 dicembre 2021 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Boric e Boldrini»
Gabriel Boric
Gentile Deborah, Sottoscriverei tranquillamente gran parte del suo commento odierno, ma per completezza, a proposito del Cile, mi porrei anche il problema di quella che sarebbe stata l'alternativa a Boric. A me l'esultanza di Fratoianni fa venire l'acidità di stomaco, ma Lei è sicura che Kast non avrebbe presentato controindicazioni o effetti collaterali ? Con stima
Sandro Zanchi
Gentile Sandro, Bisognerebbe essere esperti in politica sudamericana per capire meglio a cosa porterà l'elezione di Gabriel Boric. Noi leggiamo i giornali, ascoltiamo le notizie alla televisione ma siamo all'oscuro della melma in cui nuota buona parte del Sud America, Cile compreso, forse addirittura Cile in testa. Leggendo l'articolo di Emanuele Ottolenghi, studioso di storia e politica sudamericana, ho sentito un brivido scorrermi giù per la schiena quando ho letto la parola Iran e Hezbollah. https://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=84047 La presenza iraniana in Cile è importante, hanno due centri culturali, uno dei quali gestito da un religioso Hezbollah, che organizzano manifestazioni approfittando nell'appoggio della più grande comunità palestinese al mondo presente nel paese. Boric sostenuto dal suo elettorato anti-israeliano, avrà modo di diffondere l'odio per Israele e per gli ebrei senza problemi di sorta, esattamente come aveva fatto il razzista e l'antisemita Salvador Allende, tanto amato dalla sinistra mondiale, il quale scriveva che gli ebrei sono "geneticamente inclini al delitto" e che "una serie di dati lascia supporre che la razza influisca sulla tendenza a delinquere". Le stesse parole della propaganda degli ayatollah. La lunga mano nera iraniana è presente in ogni Paese sudamericano. Antonio Kast, il cui padre faceva parte della Wehrmacht non della Gestapo come molti insinuano ( in ogni caso le colpe dei padri non dovrebbero ricadere sui figli), sarebbe stato più moderato, sicuramente non un burattino tra le grinfie iraniane. Un cordiale shalom
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Gentile Deborah, Perché continuiamo a meravigliarci degli atteggiamenti della signora in oggetto, che non rispecchiano un'ideologia ma semplicemente la scelta di legarsi a un carro che garantisce, a coloro che vi si siedono sopra, prebende e visibilità. D'altra parte in Italia è la storia di tutti i " funzionari " di partito che, senza né arte né parte si sono ritagliati un posto al sole. Dalla posizione in cui si era trovata, per puro caso, ora deve, in qualche modo, fare sentire la propria voce. Dunque va bene tutto: dai palestinesi al Cile. Sulla condizione delle donne afgane silenzio totale. Cordialmente
Maria Fiorangela Brunetti
Gentile Maria, Purtroppo la politica italiana è proprio questa e non possiamo che dolercene. Per quanto riguarda l'assoluta indifferenza sulla condizione delle donne afghane e non solo, le faccio una domanda. Lei ha mai visto cortei o la pur minima protesta in difesa della donna nei paesi islamici da parte delle moderne femministe, del Me-Too, dei tanti partiti politicamente corretti sia italiani che stranieri? Io no! Tutto cade nel più assoluto silenzio tra la generale vergogna di questa povera umanità in cui viviamo. Un cordiale e triste shalom