Francia: il virus dell'odio jihadista Cronaca di Daniele Zappalà
Testata: Avvenire Data: 29 dicembre 2021 Pagina: 13 Autore: Daniele Zappalà Titolo: «Beauvais, chiusa la moschea: 'Veniva predicato il jihad'»
Riprendiamo oggi 29/12/2021, da AVVENIRE, a pag. 13, l'articolo di Daniele Zappalà dal titolo "Beauvais, chiusa la moschea: 'Veniva predicato il jihad' ".
Pure l'altro virus, quello dell'odio jihadista, non smette di circolare. Per questo, sullo sfondo elettorale della corsa per l'Eliseo, il governo francese promette adesso nuovamente di sradicarlo, applicando severamente la legge «contro il separatismo» varata la scorsa estate, a costo di chiudere d'ufficio dei luoghi di culto, com'è avvenuto nelle ultime ore per la moschea di Beauvais, con durissime accuse: apologia jihadista e incitamento all'odio anche anticristiano, antisemita e omofobo. Nel Sono 2.623 i luoghi di culto registrati lo storico capoluogo a settanta chilometri da Parigi, in direzione Nordovest, la moschea locale, frequentata da circa 400 fedeli, non potrà riaprire per almeno 6 mesi, secondo l'ordinanza di ieri della Prefettura dell'Oise, nella scia di una decisione presa da Gérald Dannanin, ministro dell'Interno, che aveva preannunciato la procedura lo scorso 14 dicembre. Non si tratta di una decisione isolata, dato che il ministero conferma di aver effettuato controlli, negli ultimi mesi, su novantanove moschee «sospettate di separatismo», sui 2.623 luoghi di culto musulmani recensiti. Oltre alla moschea di Beauvais, assicura il ministero, altri 5 luoghi di culto dovrebbero affrontare a breve la stessa sorte, essendo già stata lanciata la procedura in vista della chiusura, «in particolare sulla base della legge sul separatismo». II governo intende mostrare una linea intransigente che secondo molti analisti, nell'attuale congiuntura elettorale, corrisponde pure a una risposta politica a quei candidati all'Eliseo che denunciano da tempo il «lassismo» di Parigi verso i cosiddetti «territori perduti della Repubblica». Critiche che piovono, in particolare, dal campo dell'ultradestra, ovvero quello di Marine Le Pen (Raggruppamento nazionale, ex-Fn) e di 4,1 milioni 8,4 milioni è una stima ufficiale recente del numero dei musulmani in Francia (Osservatorio della laicità, 2019) Eric Zemmour, l'ex opinionista appena entrato in lizza. Da tempo, dietro la preminenza della crisi sanitaria nel dibattito pubblico, lo spettro di un'«islamizzazione» del Paese si è nuovamente incuneato in alto, fra i temi più polemici della campagna. In proposito, i sociologi spiegano che resta una preoccupazione centrale in tutte le vaste e variegate banlieue, dove vivono circa quindici milioni di francesi. Fra l'altro, si tratta di un dibattito in cui non è semplice ascoltare voci autorevoli e rappresentative dell'islam francese, tanto questo resta visibilmente diviso, a livello istituzionale, fra federazioni di moschee fortemente legate, ciascuna, a Paesi stranieri diversi, come l'Algeria e il Marocco. Nel caso di Beauvais, come recita l'ordinanza, sono additate in particolare le prediche violente projihad di un imam che avrebbe incitato pure «all'odio, alla discriminazione di certe categorie di persone, come gli ebrei, i cristiani, o gli omosessuali». Una valanga d'odio propagata pure tramite ritrasmissioni sui social. Da parte sua, l'associazione "Speranza e fratellanza", che gestisce la moschea, sostiene che l'imam accusato è già stato allontanato. Anche per questo, l'associazione contesterà la chiusura presso la giustizia amministrativa.
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