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Il Giornale Rassegna Stampa
28.12.2021 Milano: minacce a Silvia Sardone dopo il no alla moschea
Cronaca di Chiara Campo

Testata: Il Giornale
Data: 28 dicembre 2021
Pagina: 1
Autore: Chiara Campo
Titolo: «Minacce a Sardone dopo il no alla moschea»

Riprendiamo dal GIORNALE - Milano di oggi, 28/12/2021, a pag.1, con il titolo "Minacce a Sardone dopo il no alla moschea", la cronaca di Chiara Campo.

Minacce social a Silvia Sardone (Lega) sulla moschea in via Novara
La manifestazione


«Muori bruciata», «ti entro in casa e ti ammazzo», «stai bene a testa in giù», «ti do fuoco», «spero che tu muoia», «poi vi lamentate se vi sgozzano». Sono una minima parte delle minacce di morte e insulti che l'eurodeputata leghista Silvia Sardone ha ricevuto sui social dopo il presidio di mercoledì scorso in via Novara, contro il trasferimento del capannone-moschea dall'ex Palasharp al parcheggio di Trenno. Nel mirino sono finiti anche altri esponenti del Carroccio presenti alla manifestazione, il coordinatore milanese Stefano Bolognini e il capogruppo del Municipio 7 Francesco Giani.

Muori bruciata”, minacce online alla leghista Sardone dopo il no alla  moschea a Milano - La Stampa
Silvia Sardone

«Sono giorni di violentissime minacce, inviti a sgozzarmi, stuprarmi, uccidermi in casa oltre a lodi al terrorismo e alla guerra santa - riferisce Sardone -. Ricevo tantissime parole d'odio e di morte per la posizione espressa dalla Lega contro la scelta di creare una moschea in Via Novara e per la nostra richiesta di controllare e chiudere le numerose moschee abusive. Le norme sono chiarissime e non è possibile tollerare luoghi di culto abusivi con violazioni in serie che a un normale cittadino non sarebbero mai consentite. Le minacce di morte non mi piegano e di sicuro non ci fanno paura, continuerò con la Lega la battaglia per il rispetto delle leggi e per la sicurezza sempre a testa alta. Non ci facciamo intimidire dagli estremisti». Il Carroccio ha contestato anche il «bando moschee» lanciato dalla giunta il giorno dopo il presidio, per assegnare spazi di via Esterle e via Marignano come luoghi di culto. Il leader della Lega Matteo Salvini ha pubblicato un messaggio di solidarietà alla Sardone ma tagliente nei confronti del sindaco Beppe Sala: «Insulti e minacce di morte per aver detto no alla moschea a Milano: solidarietà a Silvia, leghista ma soprattutto donna e mamma, bersagliata da volgarità e violenze intollerabili. Mi aspetto solidarietà immediata e bipartisan. E a Sala chiedo: davvero vuole offrire spazi a gente così aggressiva e intollerante?». A stretto giro arriva dal sindaco la «solidarietà piena» all'eurodeputata e consigliera comunale. «In un Paese democratico come l'Italia - scrive Sala su Facebook - le minacce ricevute da Sardone sono da condannare in modo assoluto». Ma ribatte anche a Salvini: «C'è chi poi, non sorprendentemente - aggiunge -, usa questa circostanza per rilanciare la solita polemica sulle moschee. Come assoluta è la mia condanna a chi minaccia, assoluta è la mia adesione ai valori costituzionale e, soprattutto, la mia ferrea volontà di far rispettare la nostra Costituzione, che con l'art. 19 stabilisce: "Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di fame propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume"». Arrivano messaggi di solidarietà bipartisan. Gli eurodeputati Fdi sottolineano che «in Italia e in Europa ognuno è libero di professare la propria fede secondo le regole. Ma non ci deve essere spazio per il fanatismo religioso che diffonde odio e intolleranza». La deputata Pd Lia Quartapelle twitta la «solidarietà a Sardone. La discussione relativa ai luoghi di culto e alla tutela della libertà religiosa deve essere fatta nella tolleranza e nel rispetto, senza alimentare odio e paura». E la segretaria metropolitana del Pd Silvia Roggiani ribadisce che «in democrazia non c'è alcuno spazio per la violenza e le intimidazioni. Allo stesso tempo - aggiunge -, condannando l'attacco, vogliamo ribadire l'importanza della libertà di religione, che non può essere oggetto di strumentalizzazioni». E il governatore Attilio Fontana sottolinea che «gli odiatori di professione non depongono mai le tastiere e rivolgono un attacco ignobile. A Sardone la solidarietà e la vicinanza della giunta lombarda e mia personale. Bisogna tenere alta la vigilanza e respingere ogni attacco che possa minare la dialettica politica e il confronto delle idee, che è un bene irrinunciabile per tutti in un Paese davvero democratico».

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