Riprendiamo l'analisi di Fiamma Nirenstein dal titolo "Iran a un passo dal nucleare".
Le cronache riportano un grande scoppio nel sito nucleare di Natanz, uno dei maggiori, sabato notte, l'evacuazione dei paesi vicini, dice il governo iraniano era prevista e dovuta a esercitazioni... ma chi ci crede. L'eco dello scoppio si sente fino a Vienna. I colloqui là in corso fra i P5 più uno e l'Iran sono uno spettacolo di wrestling fra la repubblica islamica e il mondo, con l'occulta presenza di Israele: gli USA, nonostante l'inviato Robert Malley non desideri altro che un accordo, hanno dichiarato venerdì una pausa perchè gli iraniani seguitano a dettare legge, vogliono caduta delle sanzioni e mano libera verso l'atomica. Malley è seduto fuori della sala dei colloqui, l'Iran non vuole il Grande Satana, gli europei arzigogolano sorridenti l'impossibile soluzione di un problema geopolitico e religioso: il confronto fra il potere islamico e il mondo giudaico cristiano.
Robert Malley
Gli europei come Hermes con le ali ai calzari, recapitano messaggi per Biden, e indietro. Ma l'Iran vuole enormi incentivi economici per accettare il bacio della pantofola, e, nonostante l'acquiescenza di Malley, chiede ancora. E' danaro che alimenterà la sua guerra di dominio; il Mahdi, il profeta sciita, salverà il mondo per grazia degli Ayatollah e delle Guardie della Rivoluzione. Si riporta che 90 miliardi di dollari siano stati scongelati in transazioni e conti bancari bloccati. E molto è per strada: lo sblocco delle sanzioni è il prezzo per cui gli ayatollah sono tornati a parlare dopo cinque mesi di fermo durante i quali le centrifughe di Fordow hanno girato veloce per accumulare uranio arricchito; tanto che ormai tutti gli osservatori non possono fare a meno di capire che il 20 per cento di purezza non può servire altro che a scopi militari. Se ne è molto lamentata l'IAEA, l'agenzia atomica internazionale, ed è proprio perchè Rafael Grossi, il suo capo, ha denunciato i divieti iraniani ai controlli che l'Iran alla fine ha accettato di tornare a Vienna, così da evitare nuove sanzioni. L'Europa, nodo passibile di sviluppi, contrasta sull'IAEA con gli Stati Uniti, vedremo gli sviluppi.
Robert Malley, il plenipotenziario americano, è fiducioso del ripristino del vecchio patto, il JCPOA del 2015 cancellato nel 2018: ma l'Iran bullizza la situazione, le sue guardie rivoluzionarie e i suoi "proxy" valvassori, come si vantano loro stessi, dominano con la forza quattro Paesi, Iraq, Siria, Libano, Yemen, controllano Gaza, influenzano Ramallah. Se Israele si sentirà minacciata da un trattato che consenta l'atomica, ha detto il capo del Mossad, non avrà scelta, e si difenderà; i missili che l'Iran ha distribuito ovunque possono cominciare a piovere tutti insieme, la minaccia atomica coprirebbe i droni teleguidati e i missili destinati ai Paesi sunniti, a Israele, al Mediterraneo. Gli USA sono intanto stati obiettivo di molteplici attacchi terroristi e come conferma una lettera del capo della Cia Gina Haspel, hanno ricevuto da Israele aiuto per salvare dozzine di americani in Medio Oriente e del Golfo. Gli USA ripetono che se un accordo risulterà impossibile, troverà altre strade. Così ripete anche Israele. Ebrahim Raisi, il presidente attuale, è un duro nazionalreligioso, e i segnali di arroganza sono tanti. Il brigadier generale Abolfazl Shakarchi, portavoce militare, intervistato dall'ISNA (Iran Studies Neews Agency) ha annunciato a 48 ore dalla Conferenza che "la distruzione di Israele è il nostro maggior ideale.. il maggior obiettivo che perseguiamo";a ruota, "il ritiro di tutti gli americani dalla regione". Ha anche aggiunto che USA e Israele non possono affrontare l'Iran, e si piegheranno. Poi ha aggiunto che i Sauditi, il Bahrain, gli Emirati sono alleati di un' occupazione da cui "le nazioni oppresse sono stati rese schiave..mentre viene inoculata una nuova ignoranza dal mondo infedele sotto il termine "civilizzazione". L'Iran, quanto a "civilizzazione", ha recentemente condannato a morte una coppia per adulterio; gli omosessuali, i dissidenti, subiscono la stessa sorte; i suoi missili inquinano il mondo. Quale trattativa può avere senso con chi ubbidisce a questa logica? Vienna è di nuovo fatale nella storia del mondo.