Testata: Il Messaggero Data: 27 novembre 2021 Pagina: 45 Autore: Emiliano Bernardini Titolo: «Festa di Hanukkah. Domani la cerimonia di accensione del candelabro»
Riprendiamo dal MESSAGGERO di oggi, 27/11/2021, a pag.45, la cronaca di Emiliano Bernardini dal titolo "Festa di Hanukkah. Domani la cerimonia di accensione del candelabro".
A destra: la vignetta di Dry Bones. "Un grande miracolo è avvenuto qui": un'antica nazione è rinata, una lingua morta è tornata a vivere, un popolo disperso si è riunito.
Per la trentaquattresima volta a Roma si accenderà domani pomeriggio (ore 17:30) a piazza Barberini la Chanukkìa: il candelabro a nove bracci testimone della festa che ricorda la miracolosa vittoria dei Maccabei contro l'occupazione ellenica dell'antica Giudea e la riconsacrazione del Tempio di Gerusalemme profanato dai pagani. La cerimonia è organizzata dal movimento ebraico Chabad-Lubavitch. Il candelabro a nove braccia non verrà acceso soltanto nella piazza della capitale, ma si illuminerà in contemporanea con molte altre città di tutto il mondo (da Londra a New York, da Mosca a Rio de Janeiro). Ovunque sarà presente un emissario del Movimento Chabad - Lubavitch ci sarà un candelabro acceso. Gli otto lumi della Chanukkià saranno accesi, uno ogni sera della festa di Hanukkah che dura quest'anno dall'28 fino al 6 dicembre. Detto anche il Festival delle luci, è una celebrazione di otto giorni che cade ogni anno nella data del calendario ebraico del 25 Kislev, che generalmente cade a dicembre nel calendario gregoriano. All'evento centrale saranno presenti il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l'Ambasciatore di Stati Uniti Lewis Eisenberg, l'Ambasciatore di Israele Dror Eydar, il Questore di Roma, Mario della Cioppa, L'On.Pier Fernando Casini. il Dr. Gianni Letta, il Rabbino Yitzchak Hazan (organizzatore del evento), Noemi Laufer Presidente Unione delle Comunità Ebraiche, Ruth Dureghello Presidente della Comunità Ebraica, e altri Autorità.
LA STORIA La grande festa delle luci (o dei lumi) commemora la nuova consacrazione di un altare nel Tempio di Gerusalemme dopo la riconquistata libertà da Antioco IV, che nel II secolo avanti Cristo lo aveva trasformato in un luogo di culto pagano. E tentato anche di sradicare elementi fondamentali della religione ebraica, proibendo la pratica della Legge sacra fino a una rivolta guidata da un anziano sacerdote, Giuda Maccabeo. Dopo la riconquista di Gerusalemme, Maccabeo ordinò di purificare il Tempio, di ripristinare l'Arca dell'Alleanza e che le luci del candelabro fossero riaccese. Le candele avrebbero dovuto ardere per otto giorni di fila, alimentate da olio di oliva puro, ma purtroppo l'olio era sufficiente per un solo giorno. Gli ebrei prepararono un candelabro di stagno e ferro e accesero ugualmente i lumi. Miracolosamente, l'olio durò per tutti gli otto giorni dei festeggiamenti. Un miracolo che a distanza di millenni si continua a commemorare, tra lo stupore e il fascino di fedeli e laici.
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