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israele.net Rassegna Stampa
20.11.2021 Palestinian Media Watch: 'Presidente Mattarella, revochi l’onorificenza conferita a un terrorista che fomenta violenza e antisemitismo'
Analisi di Itamar Marcus

Testata: israele.net
Data: 20 novembre 2021
Pagina: 1
Autore: Itamar Marcus
Titolo: «Palestinian Media Watch: 'Presidente Mattarella, revochi l’onorificenza conferita a un terrorista che fomenta violenza e antisemitismo'»
Palestinian Media Watch: 'Presidente Mattarella, revochi l’onorificenza conferita a un terrorista che fomenta violenza e antisemitismo'
Analisi di
Itamar Marcus

(da Israele.net)

Itamar Marcus - Wikipedia
Itamar Marcus

Palestine Media Watch: A Trumpet for Zionist Propaganda - Palestine  Chronicle

Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha recentemente conferito l’Onorificenza Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia a Sabri Saidam, vice segretario del Comitato centrale di Fatah ed ex Ministro dell’Istruzione dell’Autorità Palestinese (in applicazione di un decreto di conferimento del 30 maggio 2018). Questa onorificenza civile viene assegnata dalla Presidenza a persone che hanno acquisito particolari benemerenze nel promuovere relazioni amichevoli con l’Italia. Subito dopo aver ricevuto l’onorificenza presidenziale dalle mani del Console Generale d’Italia Giuseppe Fedele “in apprezzamento del suo ruolo nel settore dell’istruzione e nel rafforzamento della cooperazione italo-palestinese”, Saidam ha immediatamente dedicato il premio a tutti i terroristi palestinesi, siano essi “martiri che vivono sopra la terra” o “martiri che sono sotto terra”, vale a dire sia ai terroristi incarcerati che a quelli rimasti uccisi mentre compivano attentati. Si può concedere che le autorità italiane non potevano sapere che Saidam avrebbe immediatamente dedicato l’Ordine ai terroristi assassini. Ma certamente avrebbero dovuto sapere che l’ex ministro dell’istruzione dell’Autorità Palestinese è un noto sostenitore del terrore che in numerose occasioni ha glorificato ed elogiato terroristi assassini, ha diffuso antisemitismo e rifiuta il diritto di Israele a esistere. Ecco solo alcuni esempi tratti dal rapporto di Palestinian Media Watch su Sabri Saidam, che attualmente ricopre il ruolo di vice segretario del Comitato centrale di Fatah, vice segretario del Consiglio rivoluzionario di Fatah e consigliere del presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen per le comunicazioni e le tecnologie dell’informazione.

Come ha documentato Palestinian Media Watch, quando era ministro Saidam tenne una cerimonia presso il Ministero dell’Istruzione palestinese come “gesto di devozione” verso Karim Younes, condannato in Israele per sequestro di persona e omicidio. Più di recente, Saidam ha glorificato l’arci-terrorista Abu Jihad, responsabile dell’assassinio di almeno 125 persone, affermando specificamente che Abu Jihad “ci ricorda la scuola della lotta armata di cui da tempo il movimento Fatah era seguace e fiero” (da: TV ufficiale dell’Autorità Palestinese, 16 aprile 2020). Quando, all’inizio di quest’anno, sei palestinesi condannati per terrorismo e omicidio sono evasi da un carcere israeliano, Saidam ha pubblicato un post che ne glorificava la fuga (da: pagina Facebook di Sabri Saidam, 16 settembre 2021).

Quando tre terroristi, che avevano progettato un grave attentato ed erano armati di pistole e coltelli, hanno accoltellato a morte una poliziotta israeliana di 23 anni vicino alla Porta di Damasco della Città Vecchia di Gerusalemme e sono rimasti uccisi dalla reazione delle forze di sicurezza israeliane, Saidam ha immediatamente pubblicato un post dove si leggeva: “Che Allah abbia pietà dei martiri di Gerusalemme e di tutta la Palestina” (da: pagina Facebook del Ministro dell’Istruzione dell’Autorità Palestinese Sabri Saidam, 16 giugno 2017).

L’anno prima, Saidam aveva visitato una scuola “in onore delle anime di tre suoi studenti che sono morti come martiri”, cioè tre terroristi che avevano frequentato quella scuola. Pochi mesi prima, uno di essi aveva ucciso una donna della polizia israeliana di 19 anni ed era rimasto ucciso insieme a due complici dalla reazione della polizia israeliana: erano armati di mitra, coltelli ed esplosivi da usare in un attentato terroristico. Durante la cerimonia nella scuola, Saidam “ha rimarcato la fedeltà al cammino dei martiri e dei defunti, al loro sacrificio” (da: Al-Hayat Al-Jadida, quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese, 12 giugno 2016).

Commentando una controversia interna sul cambio di nome di una scuola di Gaza intitolata a Ghassan Kanafani, leader e portavoce dell’organizzazione terroristica Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp), l’allora ministro dell’istruzione Saidam sottolineò che “i simboli non devono essere denigrati in alcun modo (da: Ma’an, agenzia di stampa palestinese, 26 agosto 2015). Nella stessa intervista, Saidam affermava che Fatah si sarebbe opposta al cambiamento del nome di una strada intitolata ad Ahmed Yassin, fondatore e capo dell’organizzazione terroristica rivale Hamas responsabile della morte di centinaia di civili israeliani in attentati suicidi, “poiché la nostra etica e i nostri principi non ce lo consentono, perché come può un palestinese ledere figure nazionali di spicco e leader martiri?” Saidam ha anche “espresso orgoglio” per la terrorista Dalal Mughrabi (che guidò l’attacco a un autobus nel 1978 che causò la morte di 37 civili israeliani, tra cui 12 bambini) sostenendo l’intitolazione di una piazza a suo nome. Come ministro dell’istruzione, Saidam ha affermato che “il sistema educativo [dell’Autorità Palestinese] è schierato a fianco degli eroici prigionieri e dà loro il suo sostegno nella battaglia che conducono contro l’occupazione” (da: Al-Hayat Al-Jadida, quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese, 18 aprile 2017).

Nello stesso anno, in occasione della “Giornata del prigioniero” palestinese, Saidam ha fatto leggere ad alta voce in tutte le scuole dell’Autorità Palestinese una lettera del terrorista Marwan Barghouti, condannato in Israele all’ergastolo per aver pianificato tre attentati costati la vita a 5 israeliani (da: Donia Al-Watan, agenzia stampa palestinese, 13 aprile 2017). Alla stessa stregua, Saidam ha onorato come “nobile” la madre di alcuni terroristi detenuti, responsabili complessivamente dell’uccisione di almeno 10 israeliani, e ha espresso il proprio totale sostegno alla politica dell’Autorità Palestinese di pagare vitalizi ai terroristi detenuti e alle famiglie di terroristi morti compiendo attentati (vitalizi tanto maggiori quanto più sanguinosi sono gli attentati commessi). Sabri Saidam: “Dobbiamo sempre ripeterlo alla gente per le strade, in modo che i nostri figli lo sentano e tutti sentano che l’uomo che abbiamo rispettato e conosciuto sin da quando eravamo bambini, l’onorevole presidente Abu Mazen, è colui che ha fatto la famosa dichiarazione davanti alle nazioni, e non solo alla presenza dei palestinesi: se mi rimarrà un soldo solo in tasca, lo darò alle famiglie dei martiri, dei prigionieri e dei feriti” (da: tv ufficiale dell’Autorità Palestinese, 29 luglio 2021).

Non basta. Saidam ha anche promosso la narrativa antisemita dell’Autorità Palestinese secondo cui gli ebrei d’Europa erano così malvagi che l’Europa ha complottato per sbarazzarsi di loro e mandarli in Palestina. Da ministro dell’istruzione, Saidam postò un video prodotto dalla tv ufficiale dell’Autorità Palestinese in cui si afferma che l’Europa se ne uscì con la Dichiarazione Balfour perché “non ne poteva più del comportamento degli ebrei e quindi voleva sbarazzarsi di loro” (da: pagina Facebook del Ministro dell’Istruzione dell’Autorità Palestinese Sabri Saidam, 2 novembre 2018). Quest’anno, nell’anniversario della Dichiarazione Balfour (il documento britannico, poi adottato dalla comunità internazionale, che prometteva una sede nazionale per il popolo ebraico in Palestina), Saidam ne ha invocato la cancellazione definendola “una macchia di vergogna sulla storia del XX secolo” e aggiungendo: “La Gran Bretagna deve cancellare questa vergogna che lede i suoi interessi e macchia il suo onore” (da: pagina Facebook del vice segretario del Comitato centrale di Fatah, Sabri Saidam, 2 novembre 2021). L’opinione di Saidam circa il diritto degli ebrei ad avere un loro stato è chiara: Israele non ha diritto di esistere. In più occasioni ha postato svariate versioni della tipica mappa della “Palestina” che cancella totalmente Israele dalla carta geografica. Da ministro, l’ha usata più volte su targhe-premio consegnate a studenti e docenti. Numerosi rapporti di Palestinian Media Watch, così come il rapporto commissionato dall’Unione Europea al Georg Eckert Institute for International Textbook Research e pubblicato lo scorso giugno, denunciano l’istigazione all’odio, la promozione del terrorismo, l’antisemitismo e la negazione del diritto d’Israele ad esistere presenti nei testi scolastici dell’Autorità Palestinese pubblicati quando Sabri Saidam era ministro dell’istruzione. Stupisce che questo fatto sia stato trascurato dalla Presidenza Italiana, che ha assegnato l’onorificenza a Saidam come segno di apprezzamento del suo ruolo svolto in particolare nel campo dell’istruzione. A quanto pare, al Presidente italiano devono essere state presentate su Sabri Saidam informazioni false che lo hanno portato a conferire erroneamente l’alta onorificenza a un sostenitore del terrorismo e della distruzione di Israele, che è anche direttamente responsabile del materiale educativo con cui l’Autorità Palestinese sta crescendo una nuova generazione di giovani istigati a imboccare la strada della violenza e del terrorismo. Palestinian Media Watch invita il Presidente Sergio Mattarella a revocare il provvedimento e chiedere che Saidam restituisca l’Ordine della Stella d’Italia.
(Da: palwatch.org, 8.11.21)

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