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La Repubblica Rassegna Stampa
15.11.2021 Forza Nuova: non sono 'ragazzi che sbagliano', è eversione
Cronaca di Giuliano Foschini, Fabio Tonacci

Testata: La Repubblica
Data: 15 novembre 2021
Pagina: 13
Autore: Giuliano Foschini, Fabio Tonacci
Titolo: «La selezione di Forza Nuova in chat: 'Quei No Pass menano, sono pronti'»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 15/11/2021, con il titolo "La selezione di Forza Nuova in chat: 'Quei No Pass menano, sono pronti' ", l'analisi di Giuliano Foschini, Fabio Tonacci.

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Giuliano Foschini                     Fabio Tonacci

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Giuliano Castellino e i dirigenti di Forza Nuova reclutavano i più violenti nelle chat dei No Vax. Con in testa un piano di matrice politico-eversivo, di cui Repubblica ha dato conto ieri, li individuavano da ciò che scrivevano online, li contattavano e si adoperavano per portarli dentro. Hanno usato un metodo studiato a tavolino. E in almeno tre casi, dalla primavera del 2020 a oggi, quel metodo ha dato i suoi frutti avvelenati: le persone avvicinate sono entrate nel circolo ristretto e non hanno deluso le aspettative, costituendo l’avanguardia dei fomentatori che hanno lanciato l’assalto squadrista alla Cgil del 9 ottobre scorso.

Il territorio di caccia
Dopo il primo lockdown decine di gruppi e canali su Telegram sono diventati lo sfogatoio delle sacche di malcontento della società civile. Se ne contano almeno nove di una certa consistenza. “No Green Pass-vinciamo insieme” ha 31.400 iscritti, “Manifestazione No Green Pass” ne ha 27.200, il canale “No Green Pass”, caratterizzato dal simbolo della svastica dentro un segnale di divieto, ne ha 4.170. E ancora “Don Chisciotte-Contro la dittatura sanitaria” (3.619 iscritti), “No Green Pass Veneto” (2.182 membri), “Motociclisti No Green Pass” (1.100 iscritti). Ce n’è uno, “No al regime nazi-sanitario”, 991 iscritti, che appare e scompare a seconda dei giorni: il suo amministratore spaccia certificati verdi che sostiene essere validi in tutta Europa. «Vendo solo a persone fidate e per minimo 50 pezzi».

“Sciogliere Fn non ci fermerà”
Agli occhi di Fiore, Castellino e degli altri leader di Forza Nuova — che dispongono sul territorio nazionale di non più di 200-300 militanti (secondo le stime degli analisti) “operativi” e pronti all’uso in piazza — ognuno di questi canali è un potenziale bacino dove gettare ami e tirar su reclute e quadri. Con l’unica accortezza, però, di non palesarsi con simboli e bandiere. La strategia, infatti, è sostenere che l’obiettivo finale non è ingrossare le file del movimento della destra radicale, ma di dare potere al popolo “in un governo rivoluzionario non democratico”. Ancora il 10 ottobre, dopo la retata seguita alle devastazioni, il messaggio di chi era sfuggito all’arresto era: «Nemmeno lo scioglimento di Fn invertirà la rotta di quanto sta avvenendo e avverrà nelle prossime settimane».

Il reclutamento
I “‘talent scout” di Forza Nuova monitoravano le chat, concentrandosi sui nickname più attivi. Individuati i profili adatti e stilato il curriculum da picchiatore (“ha spaccato un sacco di teste”, “mena”), li testavano chiedendo loro se erano pronti a una potenziale “fase due”, quella della “risposta forte e devastante una volta per tutte”. Potrebbero sembrare deliri e, auspicabilmente, lo sono. Il problema è che Forza Nuova ha provato a organizzare quei deliri, come è accaduto nella storia del terrorismo, fornendo loro assistenza logistica e legale. E, soprattutto, soldi: nelle chat oggetto di indagini delle Digos di tutta Italia spesso si parla di raccolta fondi, collette e finanziamenti.

Movimento umanità libera
Dove sicuramente qualcuno ha abboccato all’amo è il gruppo Telegram “Movimento umanità libera”, animato da 558 persone, che pure non sembra simpatizzare per i neofascisti. È piuttosto un coacervo di cospirazionismo, negazionismo e velleità anarcoidi, tenuto insieme dall’argomento armi. L’amministratore, il cui nickname è Nexo, pare avere ben chiaro come fabbricarne una con una stampante 3D. «I tempi di attesa dipendono dai pezzi, quanto complicati e quanto grandi sono », spiega. «Per le armi vanno dai 5 minuti alle 32 ore, ma solo tre pezzi del Fgc9 (una semiautomatica stampabile, ndr) impiegano oltre le 12 ore. Quelli che impiegano di più li metti alle 9 di mattina e li prendi alle 5 del giorno dopo. Parlo di un fucile d’assalto o un mitra, la pistola mi pare ci sia una versione con 5-6 pezzi e solo 2 impiegano più di 24 ore». La catechesi di Nexo prosegue così: «Non si tratta di prendere una pistola o due ma di armare una nazione dove tutti sono disarmati, e le armi non sono solo un pezzo di ferro ma uno stile di vita».

L’allarme
Ed è questo che, secondo Enrico Borghi, responsabile Sicurezza nella segreteria Pd e membro del Copasir, rappresenta il vero campanello di allarme. «Non sono quattro scappati di casa. Diciamolo forte, e con le parole care a qualcuno: lo spaccato che abbiamo di fronte è, chiaramente, quello eversivo del neofascismo. Con la destra radicale che sta cercando di intestarsi un pezzo di malcontento sociale, per piegarlo ai propri interessi: sovvertire le regole democratiche». Per questo, sostiene Borghi, «non è più possibile rimandare lo scioglimento di Forza Nuova. Non sono ragazzi che sbagliano. È eversione. E, attenzione, lo dico a tutti noi che siamo in Parlamento: i grandi errori, nel passato, sono stati fatti quando si è minimizzato. Ma purtroppo nelle sedi di Fratelli d’Italia si vedono ancora foto della decima Mas».

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