Israele approva la prima finanziaria dal 2018 Lo Stato ebraico torna ad avere un bilancio
Testata: Il Sole 24 Ore Data: 05 novembre 2021 Pagina: 14 Autore: la redazione del Sole24Ore Titolo: «Israele approva la prima finanziaria dal 2018»
Riprendiamo dal SOLE24ORE di oggi, 05/11/2021, a pag.14, l'articolo "Israele approva la prima finanziaria dal 2018".
La Knesset
Prima vittoria del nuovo governo israeliano guidato da Naftali Bennett: il Parlamento, la Knesset, nella notte tra mercoledì e giovedì ha approvato la legge finanziaria, per la prima volta dal 2018, evitando così la scadenza del 14 novembre che avrebbe portato il Paese alle quinte elezioni in tre anni. Il premier Bennett detiene una maggioranza stretta, che aveva fatto sperare all'ex primo ministro Benjamin Netanyahu, ora all'opposizione, di poter rientrare in gioco nel caso in cui non ci fossero stati i numeri per approvare la legge di bilancio. Bennett ha subito celebrato su Twitter, scrivendo: «Dopo annidi caos abbiamo formato un governo, sconfitto la variante Delta e ora, grazie a Dio, approvato un bilancio per Israele». Il budget, che riguarda l'anno in corso ed è di 195 miliardi di dollari, ha avuto il via libera dopo una serie di votazioni durate tutta la notte con 61 voti a favore contro 59 contrari che rappresentano l'esatta fotografia della divisione tra la composita maggioranza guidata da Bennett e l'opposizione di Netanyahu. Ora la Knesset tornerà a riunirsi per l'approvazione della finanziaria 2022. Il voto permetterà di sbloccare l'azione di governo necessaria ad affrontare la crisi del debito pubblico che nell'anno della pandemia è aumentato del 21% raggiungendo quota 72,4% del Pil. Il target di deficit nella finanziaria è stato posto al 6,8% del Pil, includendo le spese per la lotta alla pandemia e il sostegno all'economia. La bozza di legge finanziaria per il 2022 prevede una spesa di 184 miliardi di dollari e una riduzione del rapporto deficit-Pil fino al 3,9 per cento. Il bilancio dello stato e la crescita economica nel difficile periodo della pandemia sono stati ostaggio del caos politico che ha attraversato il paese dal dicembre 2018 fino alla formazione dell'attuale coalizione di governo, cinque mesi fa quando è nata la Grande Coalizione che mette insieme otto formazioni di tutti gli schieramenti. Sempre sul fronte mediorientale, ieri il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen è stato ricevuto dal Papa, che ha auspicato un rilancio del dialogo per la «soluzione dei due Stati».
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