sabato 23 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Libero Rassegna Stampa
02.11.2021 Piacenza, attentato al grido 'Allah Akbar!'. Ma i quotidiani italiani censurano la notizia
Commento di Andrea Morigi

Testata: Libero
Data: 02 novembre 2021
Pagina: 7
Autore: Andrea Morigi
Titolo: «Egiziano urla «Allah Akbar». Poi accoltella due persone»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 02/11/2021, a pag.7 con il titolo "Egiziano urla «Allah Akbar». Poi accoltella due persone", il commento di Andrea Morigi.

Nonostante si tratti di un fatto grave, nessun giornale tranne Libero lo riporta oggi. La notizia viene così quasi ignorata dai media italiani in nome del politicamente corretto.

Ecco l'articolo:

Immagine correlata
Andrea Morigi

Aggredisce i passanti al grido di «Allah Akbar», accoltellati un netturbino  e un poliziotto - La voce del Trentino

Hissam Habdul Mahmud, «una vecchia conoscenza della polizia», inutilmente «destinatario di un decreto di espulsione dall'Italia su ordine del questore». Se lo avesser rispedito in Egitto, suo Paese d'origine, la notte di Halloween non sarebbe andato in giro a pugnalare a casaccio gli infedeli nel centro di Piacenza. Non quindi al Cairo, dove l'incolumità dei cittadini è ben più tutelata. In parte perché i peggiori delinquenti del Nordafrica vengono lasciati sbarcare sulle coste italiane, complici le autorità di pubblica sicurezza, e in parte perché le conseguenze penali di una pugnalata inferta al primo che passa sono assai più gravi in Egitto che in Italia. Soprattutto se l'aggressione avviene per motivi religiosi. Da quelle parti si scherza poco, soprattutto da quando sulle rive del Nilo comanda il generale Abdelfattah Al Sisi. Per i jihadisti è prevista la pena di morte. Ci sono numerosi elementi per dubitare della loro civiltà giuridica e dell'equità dei processi, non certo della loro efficacia nel reprimere il crimine. Qui invece, nell'accogliente Penisola, il 32enne egiziano protagonista della serata horror è stato arrestato per tentato omicidio, lesioni personali aggravate, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, reati che potrebbero in teoria essere sufficienti a tenerlo dietro le sbarre per trent'anni, sempre che non intervengano circostanze attenuanti e la clemenza della corte per la sua condizione di migrante clandestino. Ed escludendo che i reati siano stati commessi con finalità di terrorismo, il che renderebbe ancora più difficile la posizione dell'imputato, ma incomparabilmente migliore rispetto a quanto gli potrebbe accadere nel suo Paese d'origine.

L'AGGRESSIONE Che gli convenisse rimanere qui, doveva averlo pensato anche il 27 ottobre, quando era già stato arrestato nella città emiliana per aver aggredito la polizia e danneggiato alcune automobili in sosta. La notte fra domenica e lunedì, invece, l'energumeno, fermato intorno alle 2 da una volante, ha estratto un coltello a serramanico tentando di ferire i poliziotti gridando 'Allah Aldpar'. Inseguito, visto che i tutori della legge non possono aprire il fuoco contro un soggetto pericoloso, l'uomo si è scatenato e ha anche cercato di scagliare i tavolini di ferro di un bar contro poliziotti e carabinieri. Finché, nel fuggi-fuggi generale, ha scelto la sua vittima, un netturbino che stava tenendo pulita la città insieme a un collega. Soltanto il portafoglio tenuto nella tasca posteriore dei pantaloni ha evitato al dipendente comunale di essere trapassato dai fendenti al gluteo sferrati dall'egiziano. Anche un agente delle volanti, durante la violenta colluttazione per fermare l'aggressore, ha riportato diversi traumi in varie parti del corpo. Mentre i feriti vengono curati all'ospedale, proseguono le indagini della polizia per ricostruire il passato dell'egiziano, e capire se si sia trattato del gesto folle di uno sbandato ubriaco, oppure se possa esservi un qualche collegamento con un ambiente radicalizzato. Che sia entrato in azione un "luPo solitario" ovvero se l'autore del gesto faccia parte di un branco di tagliagole ispirati dalle gesta dell'Isis, non è un dettaglio insignificante. Dal 2015 a oggi sono stati espulsi e rimpatriati, per motivi di ordine pubblico, 566 stranieri irregolari giudicati pericolosi, fa notare il Viminale. Se comunicassero invece quanti potenziali terroristi abbiamo importato negli ultimi mesi e quanti ce ne siano in circolazione, ci sarebbe da spaventarsi davvero. Rimarrebbe comunque indifferente la sinistra, tutta impegnata nella caccia al fascista che fa dimenticare l'emergenza autentica. Solo la Lega, prima con il leader Matteo Salvini si chiede «com'è possibile che fosse libero di aggredire?!? Questo criminale doveva e deve essere espulso dal suolo italiano» e ricorda «nel nostro Paese non c'è spazio per delinquenti e fanatici.. Poi con il senatore Andrea Ostellari, esprime la propria «solidarietà e quella della Lega a tutti i piacentini, alle forze dell'ordine e alle due persone ferite», ma rimane preoccupato per la situazione e le conseguenze politiche e si rivolge a Luciana Lamorgese: «Chiediamo al ministro dell'Interno un processo veloce e l'immediata espulsione del terrorista egiziano». Per evitare sgozzamenti in stile francese, non per lanciare allarmi senza motivo.

Per inviare a Libero la propria opinione, telefonare: 02/99966200, oppure cliccare sulla e-mail sottostante

lettere@liberoquotidiano.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT