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La Repubblica - Avvenire Rassegna Stampa
02.11.2021 Milano, presidio al Memoriale della Shoah: 'Basta strumentalizzazioni no vax'
Cronache di Zita Dazzi, Avvenire

Testata:La Repubblica - Avvenire
Autore: Zita Dazzi
Titolo: «Presidio silenzioso al Memoriale: 'Non si usino i simboli della Shoah per contestare il Green Pass' - Il corteo choc dei 'deportati': 'Un oltraggio, ora basta'»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA Milano di oggi, 02/11/2021, a pag. 5, con il titolo "Presidio silenzioso al Memoriale: 'Non si usino i simboli della Shoah per contestare il Green Pass' ", la cronaca di Zita Dazzi; da AVVENIRE, a pag. 8, l'articolo "Il corteo choc dei 'deportati': 'Un oltraggio, ora basta' ".

Ecco gli articoli:

Idioti e ignoranti no-vax: a Novara si paragonano agli ebrei deportati ad  Auschwitz | Globalist

LA REPUBBLICA - Zita Dazzi: "Presidio silenzioso al Memoriale: 'Non si usino i simboli della Shoah per contestare il Green Pass' "

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Zita Dazzi

La Comunità ebraica di Milano indice un presidio silenzioso dopo la manifestazione dei No Green Pass di Novara che hanno sfilato indossando casacche a righe. tenendosi uniti con un finto filo spinato, ancora una volta richiamando il tema della Shoah per portare avanti la protesta contro il Green Pass obbligatorio. Domani sera alle 18 davanti al Memoriale della Shoah di piazza Safra ci saranno anche i volontari di Sant'Egidio e altre associazioni e istituzioni milanesi, a partire da una rappresentanza del Comune e del Partito Democratico milanese. "Ho un'idea semplice. Secondo me ogni cittadino che ancora usi il cervello dovrebbe venire domani a Milano a manifestare contro la strumentalizzazione della Shoah", scrive sui social il deputato dem Emanuele Fiano, secondo cui "si può essere a favore o contro il Green Pass, ma se si banalizza la storia la si può ripercorrere. Se si paragona la norma di uno stato democratico al male assoluto di chi era trasformato in pezzo di carne da macello dai criminali nazisti, si aprono le porte a qualsiasi terribile revisione della storia e il sonno della ragione, si sa, genera mostri". "Noi, dopo i fatti di Novara e di Bolzano - spiega il nuovo presidente della Comunità ebraica milanese, Walker Meghnagi - abbiamo deciso di fare questo presidio silenzioso per sensibilizzare la cittadinanza su quel che sta succedendo, con persone che senza avere una minima base di conoscenza di quel che è successo nel periodo della Shoah, fanno paragoni inammissibili. Questo continuo strumentalizzare simboli e situazioni che fanno riferimento all'Olocausto banalizza la storia, senza che ci sia alcuna possibilità di fare paragoni o confronti fra lo sterminio di milioni di ebrei e le decisioni politiche sui vaccini e il Green Pass. Non sarà una manifestazione di protesta o di contestazione contro qualcuno in particolare, ma solo un momento di riflessione e di presenza per spiegare a questi No Green Pass che non è più accettabile vederli sfilare innalzando cartelli o altri simboli che fanno riferimento alla Shoah". Sulla convocazione del presidio si legge: "Basta con le stelle gialle, le casacche a righe dei prigionieri dei campi e i simboli di Auschwitz. Non accettiamo paragoni fra le cure contro il virus e lo stermino di persone innocenti. La nostra coscienza civile si ribella al confronto fra le distruzione degli ebrei d'Europa e norme che proteggono cittadini. Chiediamo rispetto per le vittime, coscienza della storia del nostro Paese e difesa della Memoria che ci unisce". Il Pd Milano Metropolitana parteciperà al presidio. "Le immagini che abbiamo visto, con i manifestanti No Vax e No Green Pass vestiti da deportati ebrei, sono uno spettacolo indegno di fronte al quale non si può restare indifferenti. Un oltraggio inaccettabile alla Memoria di una delle peggiori tragedie del secolo scorso, la Shoah. Quanto accaduto non può essere ridotto a semplice inconsapevolezza o idiozia, ma rappresenta qualcosa di più grave: una pericolosa deriva che allarma sul tentativo da parte di queste persone di rimuovere o ridimensionare la storia e gli orribili crimini commessi dal nazifascismo. Serve una presa di coscienza da parte di tutte e tutti noi, perché quanto è successo non può essere condannato solo a parole, servono gesti e mobilitazioni collettive per sensibilizzare il rispetto alla Memoria, che va custodita e tramandata come una valore di democrazia e libertà", commenta la segretaria metropolitana Silvia Roggiani.

AVVENIRE: "Il corteo choc dei 'deportati': 'Un oltraggio, ora basta' "

Per «contrastare l'oltraggio alla memoria della persecuzione e deportazione» come avvenuto nella manifestazione no-vax a Novara, la Comunità ebraica di Milano e la Comunità di Sant'Egidio hanno organizzato per oggi un presidio davanti al Memoriale della Shoah nel capoluogo lombardo. «Basta con le stelle gialle, le casacche a righe dei prigionieri dei campi e i simboli di Auschwitz usati dai no Green pass. Non accettiamo paragoni Ira le cure contro il virus e lo sterminio di persone innocenti», spiegano i promotori che aggiungono: «La nostra coscienza civile si ribella al confronto tra la distruzione degli ebrei d'Europa e norme che proteggono i cittadini. Chiediamo rispetto per le vittime, coscienza della storia del nostro Paese e difesa della memoria che ci unisce». «Siamo preoccupati, oltre che indignati, per il continuo abuso che viene fatto delle immagini e simboli della Shoah e della deportazione in generale — aggiunge Milena Santerini, coordinatrice nazionale perla lotta all'antisemitismo e vicepresidente del Memoriale della Shoah tra i promotori della manifestazione—. Non si può paragonare un dramma "unico" nella storia a misure sanitarie che tra l'altro vogliono proteggere e non colpire la salute dei cittadini. Dobbiamo ritrovare il senso della memoria di cosa è accaduto, rifiutando questo colpevole vittimismo. Diremo a chi usa stelle gialle, casacche a righe e simboli di Auschwitz che offendono tutte le vittime e i sopravvissuti, distorcendo una memoria che ci deve unire e non dividere». Al presidio davanti al Memoriale della Shoah per protestare contro il corteo choc di Novara parteciperà anche il Partito democratico di Milano. «Le immagini che abbiamo visto, con i manifestanti no-vax e no-Green pass vestiti da deportati ebrei, sono uno spettacolo indegno di fronte al quale non si può restare indifferenti — è scritto in una nota del Pd milanese—. Un oltraggio inaccettabile alla Memoria di una delle peggiori tragedie del secolo scorso, la Shoah. Quanto accaduto rappresenta una pericolosa deriva che allarma sul tentativo da parte di queste persone di rimuovere o ridimensionare la storia e gli orribili crimini commessi dal nazifascismo». Intanto, l'azienda ospedaliera di Novara potrebbe denunciare Giusy Maria Pace, l'infermiera caposala promotrice della manifestazione con i No Green pass vestiti da deportati, sfilata a Novara sabato scorso. Nel frattempo, la donna è stata sospesa dal suo sindacato, che le ha revocato tutte le cariche. «Nel comportamento della nostra dipendente, tra l'altro stigmatizzato anche dal suo sindacato di riferimento rileviamo un grave danno d'immagine nei confronti dell'Aou. Valuteremo nei prossimi giorni se e quali provvedimenti adottare», annuncia Gianfranco Zulian, direttore generale dell'azienda ospedaliero-universitaria "Maggiore della Carità" di Novara.

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