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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
01.11.2021 IC7 - Il commento di Deborah Fait: Le parole della disinformazione
Dal 25 al 30 ottobre 2021

Testata: Informazione Corretta
Data: 01 novembre 2021
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «IC7 - Il commento di Deborah Fait: Le parole della disinformazione»
IC7 - Il commento di Deborah Fait
Dal 25 al 30 ottobre 2021

Le parole della disinformazione

Israel said to warn Hamas: Election won't stop military action if it's  necessary | The Times of Israel

Dicono che non serva a niente continuare a mettere i puntini sulle i quando riguarda Israele. Dicono che continuare a ripetere le stesse cose sia addirittura controproducente e alimenti l'odio antisemita. Questo mi risulta incomprensibile. Controproducente continuare a ribadire la verità storica? Forse per chi non la conosce o finge di non conoscerla questa verità o forse per chi è talmente avvelenato di propaganda da rifiutarsi persino di farci un pensierino, di farsi venire un dubbio. In questi giorni il mondo è in subbuglio perché Israele ha deciso di costruire case nella parte sotto il suo controllo (zona C) nella cosiddetta "Cisgiordania". 12 paesi UE e Washington hanno intimato lo stop. I firmatari europei del testo che chiede a Israele di fermarsi sono: Germania, Francia, Belgio, Spagna, Italia (te pareva!), Polonia, Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca e Irlanda. Il segretario di Stato USA, Blinken, ha fatto una dura telefonata al nostro ministro degli Esteri, Yair Lapid:" Chiediamo ora al governo di Israele di rivedere la sua decisione!". Non so se Lapid gli ha risposto "fatevi i fatti vostri", credo proprio di no. Potrei invitare io sia Blinken che Biden che tutti i firmatari di farsi i fatti propri ma temo di non essere presa in considerazione. Israele costruisce nell'area sotto il suo controllo e non si capisce bene come mai, quando gli arabi palestinesi costruiscono nei territori sotto il loro controllo (zone A e B), nessuno ha nulla da obiettare.

Non ci sono interrogazioni all'ONU, l'Europa continua ad occuparsi del Covid e tutti pensano stranamente a quei benedetti fatti loro. Come mai? Chi da agli arabi il diritto di costruire e chi impedisce a Israele di farlo? Non esiste paese al mondo cui sia proibito di costruire case. Solo Israele! Qualcuno dovrebbe spiegarmene il motivo anche se posso intuirlo senza fare troppa fatica, è un motivo che incomincia con la lettera a e finisce per o, 13 lettere. Provate a indovinare. Ma adesso veniamo alla cosiddetta Cisgiordania, una ripassatina di storia non fa mai male. Cisgiordania significa "al di qua del Giordano" quindi non è il nome di una nazione o di un territorio, è un nome farlocco inventato dai giordani nel 1950. Il nome antico, quello biblico, vecchio di più di 3000 anni è Giudea e Samaria, in ebraico "Yehuda ve Shomron" ed è così che lo chiamiamo in Israele, a meno di non essere del Meretz o di firmarsi Gideon Levi.

Fino al 1918 Giudea e Samaria erano sotto il dominio ottomano ma nel 1920, con la conferenza di Sanremo, passarono al Mandato Britannico di Palestina e, con la prima guerra arabo-israeliana, furono conquistati dalla Giordania, paese artificiale, creato dal nulla per dare un regno a Abdallah, nonno di re Hussein, ammazzato nel 1951 da un arabo palestinese perché ritenuto troppo tollerante con gli ebrei. Giudea e Samaria furono occupate dai giordani fino al 1967, 20 anni durante i quali distrussero diligentemente centinaia di sinagoghe, i cimiteri ebraici furono dissacrati e le lapidi usate per lastricare strade, gli ebrei furono cacciati dal primo all'ultimo. Il resto è storia, gli arabi palestinesi si sono divertiti con la cosa che sanno fare meglio, il terrorismo, e il mondo ha incominciato a usare il termine Cisgiordania o, in inglese, West Bank. Esattamente come avevano fatto i romani quando, distrutto Israele, lo chiamarono "Palestina" per cancellare per sempre la memoria del popolo ebraico. Usare il termine Cisgiordania al posto di Giudea-Samaria sarebbe come chiamare Padania (nome coniato nel 1960)alcune regioni del centro nord Italia. Sembra strano ma purtroppo è vero che Israele sia l'unico paese al mondo di cui deliberatamente storpiano e cambiano le denominazioni territoriali e addirittura la storia: Israele diventa Palestina, Tel Aviv diventa capitale al posto di Gerusalemme, Yehuda veShomrom diventa Cisgiordania e così via. La nostra pazienza è davvero infinita.

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"


takinut3@gmail.com

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