Non tutti i matti sono in cura Commento di Fabrizio D'Esposito
Testata: Il Fatto Quotidiano Data: 25 ottobre 2021 Pagina: 6 Autore: Fabrizio D'Esposito Titolo: «Il rabbino anti-sionista e sostenitore dell'Iran che festeggia il compleanno del Profeta»
Riprendiamo dal FATTO Quotidiano di oggi, 25/10/2021, a pag.6 con il titolo "Il rabbino anti-sionista e sostenitore dell'Iran che festeggia il compleanno del Profeta", l'articolo di Fabrizio D'Esposito.
Non tutti i matti sono in cura: è il caso di Yisroel Dovid Weiss, rabbino Naturei Karta che non esita a demonizzare Israele e a partecipare a conferenze negazioniste.
Ecco l'articolo:
Yisroel Dovid Weiss
Nei giorni scorsi i musulmani hanno festeggiato il compleanno del Profeta Maometto e a Teheran si è svolta la tradizionale settimana dell'unità islamica, istituita dall'ayatollah Khomeini dopo la "rivoluzione" del 1979 in Iran. Da Iqna, la prima agenzia di stampa coranica, del 19 ottobre: "Oggi, giorno 12 del mese arabo di Rabi al-Awwal, corrispondente all'anniversario della nascita del Profeta Mohammad (Che Dio benedica lui e la sua famiglia) in base alle fonti sunnite, ha inizio nel mondo islamico la cosiddetta Settimana dell'Unità Islamica'. Il 17° giorno del mese islamico lunare di Rabi al-Awwal (ieri 24 ottobre, ndr) ricade invece l'anniversario della nascita del Profeta Mohammad (...) secondo la tradizione sciita". E quindi: "In seguito alla Rivoluzione islamica dell'Iran nel 1979, l'Imam Khomeini, allo scopo di rafforzare l'unità tra i musulmani, ha dichiarato i giorni che intercorrono tra le due date come Settimana dell'Unità Islamica'" Anche in Italia ci sono state iniziative per la ricorrenza e tra queste la videoconferenza curata dall'Istituto culturale dell'Iran. Titolo: "Il Ruolo delle religioni Abramitiche nello sviluppo e nella diffusione dei valori umani". Trai partecipanti: Sheykh Abbas Di Palma, un toscano che è stato il primo italiano a specializzarsi negli studi sciiti; Hamza Roberto Piccardo, ligure che ha tradotto il Corano nella nostra linguae che è pure un sostenitore della battaglia contro il Green pass; Adolfo Morganti, fondatore della casa editrice Il Cerchio e cattolico della destra tradizionalista; infine, il rabbino Yisroel Dovid Weiss, portavoce di un gruppo ultraminoritario dell'ebraismo ortodosso, i Neturei Karta," Guardiani della città" Ma che ci fa un rabbino a una manifestazione patrocinata dall'Iran, uno dei più feroci nemici di Israele?
IN REALTÀ sono lustri che Rabbi Weiss ha un rapporto organico con la teocrazia islamica di Teheran, al punto da aver difeso in passato l'ex presidente Mahmoud Ahmadinejad dalle accuse di antisemitismo. Il religioso ebraico è infatti uno zelante anti-sionista che combatte per la distruzione di Israele (lui, meglio specificare, abita a New York). È anti-sionista per motivi religiosi: lo Stato di Israele deve essere edificato da Dio e non dagli uomini. Ergo, come ha detto nella videoconferenza, "l'ebraismo è stato purtroppo rapito dal sionismo in Palestina. Il sionismo è un movimento politico e materialista che non ha nulla a che fare con la religione". Ancora: "Il nostro rabbino capo si oppose alla formazione dello Stato ebraico, lui era dalla parte dei palestinesi. Il vero ebraismo insegna a non occupare i territori degli altri, perciò lo Stato d'Israele è contro gli insegnamenti della Torah" Non solo. Pur avendo avuto i nonni uccisi ad Auschwitz, il rabbino Weiss non ha disdegnato la partecipazione negli anni scorsi a convegni negazionisti sulla Shoah. Sempre in nome dell'anti-sionismo, come spiegò in un'intervista: "Il pretesto dell'Olocausto è stato utilizzato e manipolato per la creazione dello Stato di Israele e questo è inammissibile. È stato molto doloroso aver perso i miei nonni nei campi di concentramento ma ancor più doloroso è stato vederli usati per la fondazione di un'entità illegittima e criminale come quella di Israele”.
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