Gaza-Israele, 10mila permessi per i lavoratori della Striscia Commento di Fabio Scuto
Testata: Il Fatto Quotidiano Data: 25 ottobre 2021 Pagina: 15 Autore: Fabio Scuto Titolo: «Striscia di Gaza. Economia KO, Israele concede 10 mila permessi»
Riprendiamo dal FATTO Quotidiano di oggi, 25/10/2021, a pag.15 con il titolo "Striscia di Gaza. Economia KO, Israele concede 10 mila permessi", l'articolo di Fabio Scuto.
Fabio Scuto
Gaza
Israele porterà presto a 10.000 il numero di permessi di lavoro peri commercianti e i lavoratori della Striscia di Gaza. E il numero più alto di permessi che Israele concede da molti anni. L'aumento, pari a 3.000 permessi aggiuntivi, fa parte degli sforzi dello Stato ebraico per alleviare le tensioni sulla sicurezza al confine di Gaza e prevenire una nuovo scontro militare. All'inizio del 2020, il numero di permessi è stato portato a 7.000, come parte di un'intesa informale raggiunta con Hamas in cambio della sospensione delle violente marce vicino alla recinzione di confine. Tuttavia, questo gesto non è mai stato pienamente attuato per lo scoppio del coronavirus. L'ingresso dei lavoratori da Gaza è stato poi completamente bloccato durante l'operazione militare "Guardian of the Walls" lo scorso maggio. Dopo la fine delle ostilità il numero di permessi è progressivamente aumentato. Lo Shin Bet il servizio di sicurezza interna israeliano, che in passato aveva espresso riserve sulla concessione di ampi permessi, ha acconsentito alla recente decisione. L'agenzia naturalmente effettuerà controlli in background prima che venga concesso ogni singolo permesso. Le mosse di Israele, d'intesa con l'Egitto, hanno lo scopo di guadagnare tempo e posticipare il più possibile il prossimo scontro militare con Hamas. Le misure intraprese da Israele, sebbene di portata limitata, stanno gradualmente avendo un certo impatto sulla triste situazione dell'economia di Gaza. 'fra le altre misure, Israele ha ampliato la zona di pesca, c'è stato anche un aumento dell'esportazione di prodotti agricoli e tessili da Gaza verso Israele e altri paesi. La situazione economica nella Striscia è disastrosa, fra i 2 milioni di abitanti la disoccupazione supera il 52%, un milione vive grazie agli aiuti alimentari dell'Onu. L'ingresso di 10.000 lavoratori palestinesi dalla Striscia in Israele - che mediamente sono comunque pagati il 30% in meno dei lavoratori israeliani - dovrebbe immettere nell'economia di Gaza più di 80 milioni di shekel (25 milioni di dollari) al mese.
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